Una conferenza di DORA nella sala consiliare

Il Comune concede l'uso della sala comunale alla Comunità dei Dodici Raggi per un incontro sul tema delle violenze partigiane. Anpi insorge: «Chiediamo con forza alle Istituzioni garanti della nostra Costituzione, d’intervenire»

Perquisizioni Dora

Una conferenza organizzata da D.O.R.A., la comunità dei Dodici Raggi, nella sala comunale di Gazzada Schianno. L’incontro si terrà sabato 9 giugno ed il tema riguarda le “violenze partigiane dell’immediato dopoguerra in provincia di Varese”. Il gruppo ha fatto richiesta all’amministrazione comunale di Gazzada Schianno per l’uso della sala consiliare, che è stata concessa.

La comunità nazionalsocialista ha diffuso in queste ore i manifesti per pubblicizzare la conferenza: “Il costo della “libertà” la forma della giustizia partigiana nella Varese Liberata. Conferenza e dibattito: relatori Vincenzo Biotti, memoria storica del fascismo locale, Giuseppe Mosca, storico del Nazionalsocialismo, scrittore e paleontologo, Alessandro Limido presidente della Comunità Militante dei Dodici Raggi che presenterà in anteprima il suo libro: Sangue senza valore” .

Immediata la reazione dell’Anpi che, per firma di Ester Maria De Tomasi, Presidente di Anpi provinciale Varese, e di Gennaro Gatto dell’Osservatorio Democratico nuove destre ha diffuso una nota: «Visioniamo ora i manifesti divulgati dalla Comunità dei dodici raggi, inerenti a un presidio sabato 9 giugno, davanti al Tribunale di Busto Arsizio, tribunale che ha avviato procedimenti a carico di appartenenti alla comunità militante dodici raggi e un altro riguardante una conferenza presso la sala consiliare del comune di Gazzada Schianno- si legge nel comunicato. Sono trascorsi più di settant’anni dalla presa di coscienza collettiva che ha condannato senza ombra di dubbio il ventennio fascista e nazista e l’indegnità della dittatura e della guerra fascista. Più di settant’anni fa i partigiani e la società civile costruirono le basi per una grande adesione popolare alla Lotta di Liberazione e dalla lotta di liberazione, dalla Resistenza, nacquero la libertà e la nostra Carta Costituzionale che in ogni sua riga è antifascista.
Segnaliamo con indignazione questi due eventi che mettono in difficoltà la nostra democrazia, il primo contestando le Istituzioni democratiche nel loro legittimo lavoro e l’autonomia della magistratura, il secondo, cercando di cambiare la storia: non dimentichiamo la storia li ha già condannati!»

Il comunicato di Anpi si conclude con la critica alla decisione dell’amministrazione di Gazzada Schianno di concedere a D.O.R.A. la sala “più importante” del Palazzo Comunale: «In un momento in cui numerosi comuni italiani, tra questi quello di Varese, si sono dotati di regolamento che vieta la concessione e l’utilizzo di spazi e luoghi pubblici a formazioni d’ideologia fascista, il Comune di Gazzada Schianno ne concede l’utilizzo, addirittura concede la Sala Consiliare.
Chiediamo con forza alle Istituzioni garanti della nostra Costituzione, d’intervenire».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Giugno 2018
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