Le cicogne vere star del cammino di Santiago
Seconda tappa nelle Mesetas. Sotto un cielo azzurro con 35 gradi e nessuna ombra ma uno scenario da film

Subito fuori Hontanas, con un cielo ancora scuro, oltre ai propri passi si sentono solo le pale eoliche e il cinguettio fitto di vari uccelli.
I ritmi sul cammino seguono più la natura. Si va a dormire presto, che c’è ancora tanta luce, e ci si sveglia ben prima dell’alba. Soprattutto quando si hanno davanti tappe da trenta chilometri e a mezzogiorno la temperatura arriva a 35 gradi.
Le Mesetas sono bellissime, ma non danno tregua. Senza un filo di ombra e per lunghi tratti anche senza vento, il caldo fa aumentare molto la fatica. Da Hontanas a Boadilla del Camino sono 29 chilometri, in gran parte su strada sterrata in mezzo si campi. Quello che aiuta è la cadenza con cui si incontrano i paesi. Prima brevissima sosta a Castrojeriz dopo nove chilometri. Il paese è di medie dimensioni e ha alcune chiese di rilievo. Undici km dopo si arriva a Itero de la Vega dove si fa una seconda colazione più sostanziosa perché da lì mancano ancora otto km, che al di là della distanza richiedono una buona dose di ulteriore impegno in quanto arrivano dopo averne fatti già 21 e da lì il caldo non darà tregua.
Da Hontanas mi sono aggregato a un gruppetto che sta camminando insieme. Gigi e Costantino arrivano da Aosta, Fabrizio dalla Val d’Orcia, Matteo dalla Puglia. Poi ci sono Maurizio e suo figlio da Trento e una coppia di Vicenza anche se loro stamattina sono partiti prestissimo e li abbiamo ritrovati nell’ostello.
Oltre a loro il brasiliano Rodrigo da Belo Horizonte, una israeliana e una donna dalla Neozelanda. Ognuno va al proprio passo, ma si incontrano spesso e ci si dà appuntamento alla fine della giornata.
Cammino per la gran parte del tracciato da solo e questo mi permette di lasciar andare la mente dove vuole, oppure per lunghi tratti riflettere su specifiche questioni. Le Mesetas nel mio caso sono creative rispetto al lavoro perché sto riflettendo su organizzazione, visioni e futuro. Mi hanno aiutato il raccontare la storia di Varesenews al gruppetto degli italiani.
In questi due giorni mi sono stupito della mia forma e anche della resistenza. Unico problema restano un po’ i piedi e il dolore ai muscoli per alcune ore, ma credo non ci siano rimedi ed è un po’ il prezzo che va pagato.
Lungo il camino, o meglio sui tetti delle chiese c’è quasi sempre una costante splendida: le cicogne con i propri nidi. Anche Boadilla non fa eccezione e ce ne sono tre.
Stiamo attraversando una Spagna rurale che deve molto al cammino, perché questi piccoli paesi non avrebbero avuto alcun altra attività al di fuori dell’agricoltura. I pellegrini, per quanto sia una economia povera, permettono lo sviluppo di una forma di turismo sempre più ricercata.
Domani ancora Mesetas e ancora sole e caldo anche se qui dicono che per la serata oggi è prevista tormenta.
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