Marino: “Ma quali tasse non pagate, siamo pronti a querelare Ginelli”
L'assessore ed ex sindaco Ginelli aveva citato qualche consigliere in arretrato, il capogruppo di Gente di Jerago con Orago risponde oggi: "Non sussiste alcuna attività di accertamento e messa in mora a carico dei consiglieri del mio gruppo"

«L’intervento del consigliere Ginelli è fondato su una sua personale interpretazione della legge, per altro sbagliata, che ha screditato il consiglio comunale di Jerago con Orago. Non possiamo rimanere silenti di fronte alle gravi affermazioni fatte nel corso dell’adunanza pubblica e ci riserviamo di agire in tutte le sedi per difendere la nostra onorabilità e dignità personale contro chi ha voluto insinuare dubbi sulle nostre persone e sul ruolo che siamo chiamati a svolgere».
A Jerago con Orago il mandato del nuovo consiglio comunale inizia subito in un clima esplosivo. Salvatore Marino, capogruppo di Gente di Jerago con Orago, è pronto a querelare l’ex sindaco (e attuale assessore) Giorgio Ginelli. Al centro, la frase pronunciata da Ginelli nel primo consiglio comunale, quando chiamò in causa qualche consigliere comunale in arretrato con i pagamenti di tasse e tributi. Un richiamo che era stato letto subito come un appunto a qualcuno che sedeva sui banchi dell’opposizione, anche se non vennero fatto nomi.
Cosa c’è di vero? Marino dice che non risulta nulla. «A seguito di mia personale verifica presso l’Ufficio Tributi del Comune di Jerago con Orago, ho appurato che non sussiste alcuna attività di accertamento e messa in mora a carico dei consiglieri del mio gruppo, condizione necessaria per essere incompatibili con la carica di Consigliere Comunale» (nella foto: Marino alla presentazione della lista, con Gianluca Rabuffetti e Andrea Panfili, poi eletti con lui in consiglio). «Non esiste dunque alcun “Giallo” e quanto citato dal consigliere Ginelli risulta non applicabile, nemmeno ai sensi del comma 6 dell’art. 63. Inoltre, i consiglieri del gruppo “Gente di Jerago con Orago – Marino Sindaco” purtroppo, o per fortuna, non sono liberi professionisti ma sono tutti dipendenti e pagano le tasse alla fonte, inclusa l’addizionale IRPEF comunale. Desideriamo quindi confermare al consigliere Ginelli che non ha che fare con evasori fiscali che “prendono a pesci in faccia i cittadini”, ma con un’opposizione seria che lavora nell’interesse di tutte le persone che abitano e vivono a Jerago con Orago. Il consigliere Ginelli ha inoltre citato l’Art.69 del testo unico degli enti locali, che specifica i metodi per la contestazione delle cause di ineleggibilità e incompatibilità. Da quanto sopra scritto, si evince che la contestazione da lui intentata nel consiglio comunale del 21 giugno non è applicabile».
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