“I sindaci che hanno tolto la foto di Mattarella la rimettano a posto scusandosi”
Dalla festa della Schiranna il Partito Democratico ha fatto il punto sulla nuova campagna dei tesseramenti e le sfide che attendono l'opposizione al Governo Lega-M5s

«Ci auguriamo che i sindaci del territorio che hanno tolto la foto di Sergio Mattarella la rimettano al loro posto al più presto. Chiedendo scusa per quel quel gesto».
Dalla festa della Schiranna il Partito Democratico ha fatto il punto sulla nuova campagna dei tesseramenti partendo dall’esperienza dei nuovi militanti, tra i presenti l’assessore Roberto Cecchi e l’ex candidato all’uninominale di Varese Vincenzo Salvatore, per poi allargare lo sguardo alla situazione politica all’indomani del giuramento del Governo Conte.
«In questi giorni da Lega e Movimento 5 Stelle abbiamo ascoltato e visto cose gravissime culminate con l’attacco al Capo dello Stato – ha detto il segretario provinciale Pd Samuele Astuti -. Siamo qui anche per rilanciare la nostra azione di partito e dire che se vogliamo cambiare le cose ognuno deve assumersi un po’ di responsabilità e lavorare per una “contaminazione positiva” della società».
«Quello a cui abbiamo assistito nei confronti del Capo dello Stato non ha precedenti – ha detto il sindaco di Varese Davide Galimberti -. E mi auguro che i primi cittadini che hanno tolto la foto del presidente pongano rimedio al più presto, scusandosi».
Il segretario regionale Alessandro Alfieri ha concluso l’incontro ringraziando i tanti volontari che in questi giorni hanno rimesso in moto la macchina delle feste del partito e che si impegnano in prima persona: «io non credo al partito liquido – ha detto Alfieri -, io credo in persone che lavorano con serietà e che ci mettono la faccia come quelli che sono scesi in piazza per difendere il Capo dello Stato, garante della Costituzione e simbolo della nostra unità. Le forze politiche al Governo hanno usato il consenso elettorale come una clava per giustificare ogni comportamento ed ogni scelta guardando ad un modello di democrazia autoritaria come quello di Putin. Noi dobbiamo superare i nostri problemi e cominciare una sfida politica senza quartiere per ribadire l’idea giusta di democrazia».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Il pericoloso gioco alla stazione Ferno-Lonate: ragazzini attraversano i binari nel tunnel
lenny54 su È arrivato il gran giorno a Monteviasco: dopo sette anni di stop riparte la funivia
Adriana Andriani su Bogno, la Fondazione Sacro Cuore in liquidazione. Bini: "Non c'erano le condizioni economiche per proseguire"
Bruno Paolillo su Ottant’anni fa Hiroshima: la memoria della bomba che cambiò il mondo
PaoloFilterfree su Vigili del fuoco, organico solo sulla carta: Candiani denuncia l’abuso delle leggi speciali. "Vuote anche le case Aler in convenzione"
Alessandro Zanzi su Crescono le diagnosi di disabilità tra i minori di Varese: +500% in 10 anni
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.