Una squadra di calcio con ragazzi problematici, parte il progetto “Non stare fuori gioco”

Al via il progetto di unaquadra di calcio di ragazzi con problematiche relazionali nato dalla collaborazione tra Servizi Sociali e la Castellanzese.

calcio bambini generica

Anche nel mondo del calcio si possono realizzare momenti di socializzazione, inclusione sociale e scambi di esperienze fra chi ha diverse abilità, consentendo a chi lo desideri di far parte di un gruppo, attraverso un percorso che insegni a tutti a convivere con i limiti propri e con quelli altrui, fino a farne una ricchezza.

Per questo il Comune di Castellanza, la U.S.D. Castellanzese, la FISDIR (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali), l’Associazione AISEL Onlus, la Cooperativa LaBanda, con la collaborazione dell’Associazione Amici Team Down e la Neuropsichiatria Infantile della ASST, sede di Fagnano Olona, si sono messi insieme per lanciare il progetto di una squadra di calcio formata da giovani adolescenti e preadolescenti con problematiche relazionali per faciliare l’inclusione con lo sport.

La realtà del territorio di Castellanza vede la presenza di una squadra di Eccellenza, con un Settore Giovanile in forte espansione, che può diventare punto attrattivo per fornire un’alternativa di vita sana anche ai ragazzi con problematiche relazionali ed intellettive, favorendo la nascita di amicizie attraverso l’energia positiva e la capacità di unire che si possono esprimere in questi contesti.

Lo sport può fornire uno dei principali contesti educativi, di socializzazione ed inclusione sociale. In quanto tale, può essere utilizzato come uno degli strumenti più importanti di prevenzione e cura del disagio e dei fenomeni di marginalizzazione.

Il calcio, in particolare in Italia, è l’attività sportiva che raggiunge il maggior numero di persone e può diventare un “campo” di crescita personale dove apprendere valori quali la cooperazione, la responsabilità, il rispetto delle regole e degli impegni presi, la perseveranza, l’abitudine a ritmi e modalità di vita sani, ma anche rinforzare aspetti di sé quali l’autostima, la determinazione, la concentrazione, la capacità di gestire le emozioni.

Si lavorerà sia individualmente, sia nel gruppo-squadra, sia nel gruppo allargato del Settore Giovanile di pari età (genitori compresi). Il fine è quello di favorire la socializzazione e l’integrazione, partendo dal senso di appartenenza alla Società e fornendo parallelamente degli strumenti comunicativi e relazionali utili a tutti e che consentano l’interscambio, anche a partire dalle unicità di ciascuno, così che la diversità inizi ad essere vista come una possibile risorsa ed una ricchezza per il tutto il gruppo.

Per informazioni e iscrizioni del tutto gratuite, rivolgersi all’Ufficio Servizi Sociali, entro e non oltre il 30 giugno, da lunedì al venerdì. Telefono: 0331.526252 (Isabella Airoldi) e 0331.526282 (Francesca Mosca).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Giugno 2018
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