«Tarallucci e vino? Solo a votazioni fatte»
La lista di Raffaele Simone risponde alla proposta di Arioli, Azzate in Valbossa, di organizzare una cena comune per concludere la campagna elettorale. «Una bella idea ma rimandiamo a dopo le elezioni, quando chiunque, vinto o vincitore, sarà sinceramente amico»
«Le sfide impegnative non possono essere giocate a “tarallucci e vino”». La risposta della lista Insieme per Azzate è chiara: nessuna cena in piazza con le tre liste per “celebrare” la chiusura della campagna elettorale. La proposta lanciata da Carlo Arioli di Azzate in Valbossa cade così nel vuoto
All’appello video di Arioli aveva risposto subito “Progetto Comune” del sindaco uscente con un “nì”, ieri è arrivata quella del gruppo di Raffaele Simone che spiega in un post su Facebook: «Ci troviamo, nostro malgrado, in difficoltà ad aderire ad una proposta che, in un primo momento, ci era obiettivamente piaciuta molto, visto che riassumeva quello che è il filo conduttore di tutta la nostra campagna elettorale: condivisione, partecipazione, entusiasmo e lealtà.
Tuttavia, visti gli ingiusti attacchi mossi, le legittime divergenze d’opinione e soprattutto la ventilata partecipazione di esponenti politici, riteniamo preferibile rimandare questa bellissima iniziativa a dopo le votazioni, con una bella cena conviviale, quando chiunque, vinto o vincitore, sarà sinceramente amico». E conclude: «Ringraziamo pubblicamente Arioli per l’invito e auguriamo un grosso in bocca al lupo a tutti i candidati auspicando una felice e serena conclusione durante il terzo tempo di questa intensa e sfiancante partita».
Il concetto è chiaro: perché “fingere” una disponibilità all’apertura in piena campagna elettorale? Meglio trovarsi alla fine dei giochi e scambiarsi una stretta di mano tra vincitori e vinti.
Il sindaco uscente Gianmario Bernasconi ha spiegato invece che si era detto disponibile ad aderire alla “cena in piazza” solo a condizione che tutte le parti si fossero trovate d’accordo: «L’idea di Arioli non ci era dispiaciuta e stavamo valutando cosa fare. Due settimane fa a margine dell’ultimo consiglio comunale, era uscita, chiacchierando sotto il porticato del Comune, l’idea di vivere la sera della chiusura della campagna elettorale non come un’ultima fase di competizione, ma come un momento sereno di presentazione ai cittadini e di festa.
La lista Progetto Comune ha dato piena disponibilità e adesione all’idea. Qualche giorno fa, quando si doveva cominciare a definire dove fare la festa e come organizzarla, è emerso che non tutte le tre liste erano propense a condividere l’iniziativa.
Nel pieno e indiscusso rispetto delle scelte di ciascun gruppo si è quindi immaginato che l’idea fosse tramontata e non percorribile e quindi abbiamo cominciato a organizzarci per proporre un nostro momento di incontro e di festa per la serata del giorno 8 Giugno».
Poi è arrivata la proposta di Arioli, che pareva non tener conto degli “umori” di tutte le parti in causa.
«Avremmo aderito volentieri all’idea se davvero fosse stata condivisa – conclude Bernasconi- , a quanto pare non è così e non ci pare il caso di fare forzature, o insistere oltre».
Cosa accadrà ora? Tre feste separate? Pare l’ipotesi più probabile. Per il “terzo tempo”, invece, solo ad acque finalmente quiete si deciderà.
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