“Usate i 500 milioni di euro per potenziare gli ospedali che ci sono”

Nuovo attacco del Comitato diritto salute del Varesotto al progetto dell'ospedale unico tra Busto e Gallarate

ospedale unico

L’incontro dello scorso venerdì tra i primari dell’asse Valle Olona e i vertici regionali con il presidente Fontana è stato lo spunto per un nuovo attacco al progetto dell’ospedale unico da parte del  Comitato diritto salute del Varesotto.

In un comunicato, il suo presidente Federico Pagan contesta le soluzioni prospettate dall’assessore Gallera: « La risposta dei vertici regionali è stata quella di tamponare la situazione nell’immediato con concorsi per un limitato numero di posizioni. In prospettiva la situazione potrebbe migliorare con possibili interventi legislativi per agevolare il reclutamento di nuovo personale medico e nella realizzazione di un unico ospedale tra Busto e Gallarate. Come questo secondo aspetto possa risolvere i problemi posti dai primari non è stato spiegato, a meno che, come è stato detto nel dibattito, il nuovo ospedale abbia un numero di posti letto significativamente inferiore a quello degli attuali nosocomi, sia cioè calibrato sulla cronica scarsità di personale (medico e non). Il progetto dell’ospedale unico è già ora parte del problema del reclutamento del personale: un progetto privo di uno studio preliminare che abbia valutato le opzioni alternative, senza un dibattito pubblico che ne abbia dimostrato l’effettiva utilità e che ancora oggi, a quasi due anni dai primi roboanti annunci mediatici, non si sa con quali risorse si finanzierà; ciò fa sì che le attuali strutture abbiano un futuro incerto e siano poco attrattive per i medici che volessero investirvi la loro professionalità».

« L’ospedale unico sarà parte del problema anche in futuro: se e quando sarà realizzato, gli oneri finanziari necessari a coprire l’investimento ricadranno sulla gestione ordinaria aggiungendosi ai problemi denunciati oggi. Così è nei nuovi ospedali costruiti negli ultimi anni nella nostra regione, perché il problema non sono gli edifici ma le risorse per l’aggiornamento dei laboratori e della strumentazione, la quantità di personale assunto e la qualità dei contratti offerti allo stesso».

«Il nostro Comitato chiede di indirizzare i 500 mila euro già stanziati per un progetto alternativo a quello dell’ospedale unico, che individui dove allocare e come realizzare strutture distribuite sul territorio (Presidi Ospedalieri Territoriali e Presidi Socio Sanitari) previste anche dall’ultima riforma sanitaria regionale, preservando i piccoli ospedali già presenti nel varesotto, valorizzandoli e non depotenziandoli».

«Al Presidente Fontana facciamo notare che l’opposizione al progetto c’è ed è sostenuta da migliaia di firme raccolte e dagli argomenti che poniamo e che non sono mai stati contestati puntualmente. Alle forze politiche e sociali che hanno condiviso le criticità del progetto chiediamo di attivarsi con noi affinché le istituzioni regionali e locali siano il luogo si possa dibattere del futuro delle sanità sul nostro territorio.
Il progetto così come è stato pensato finora è pieno di criticità e contraddizioni che porteranno inevitabilmente a contenziosi legali che ne rallenteranno i lavori. E’ compito della politica verificarne prima le alternative e l’effettiva fattibilità, valutandone tutti gli aspetti prima di incappare nell’ennesimo
inutile mostro incompiuto»

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 29 Giugno 2018
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