L’ex scuola di via Bottini tornerà ad essere una scuola?
Si parlava dell'interesse di un istituto cittadino, ora il Comune ha pubblicato un bando per affidare il recupero dell'edificio dismesso da dieci anni

Le “scuole femminili” di via Bottini, edificio storico d’inizio Novecento, torneranno ad essere una scuola? Il Comune di Gallarate crede all’ipotesi e, dopo il primo bando esplorativo, ha lanciato ora un bando vero, per selezionare il partner a cui affidare l’edificio in concessione di 25 anni.
«Diamo un mese agli istituti scolastici che sono interessati per presentare la loro proposta, a fronte di un progetto di riqualificazione che richiede 1,5 milioni» dice il sindaco Andrea Cassani. Un milione e mezzo è la cifra valutata congrua dall’ufficio tecnico del Comune: nel bando è previsto che venga premiata e selezionata la proposta che offrirà il maggior contributo, a parità di periodo successivo di affidamento in concessione dell’edifico (fissato in 25 anni).

Il destino delle ex scuole di via Bottini – dismesse dieci anni fa, con il trasferimento delle medie Gerolamo Cardano – è uno dei temi di maggior confronto politico: l’amministrazione Guenzani aveva predisposto un progetto “modulare” per una nuova biblioteca civica, l’attuale sindaco Andrea Cassani fece campagna elettorale contro l’ipotesi e, appena divenuto sindaco, fermò il progetto della biblioteca. Una delle ipotesi allora messe sul piatto – anzi: nel programma elettorale – era il riutilizzo come casa di riposo. «Ma tra le diverse proposte arrivate in Comune, prestandosi la conformazione dell’edificio ad una scuola, la funzione scolastica è quella che ci ha convinto di più».

Già nei mesi scorsi Cassani aveva “svelato” l’interesse dell’Istituto Sacro Cuore (che oggi ha sede poco lontano) ma ora la selezione del partner per il recupero dell’edificio deve passare dal bando pubblico, aperto a tutti i partecipanti interessati al recupero a “all’esercizio di un’attività di istruzione pubblica – paritaria a fronte dell’esecuzione, da parte del concessionario stesso, di tutti necessari interventi volti al recupero architettonico ed energetico dell’edificio”, come si legge nel testo del bando.
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