Monte Monarco, svelato il doppio mistero di luci notturne e “vandalismi”
A raccontare com'è andata è il sindaco Marco Cavallin, che oggi ha ricevuto la visita di un ragazzo di Induno accompagnato dal padre
Non vandali, ma ragazzi… sfortunati. E’ stato svelato oggi il doppio mistero del Monte Monarco: le luci notturne che molti indunesi hanno notato sulla cima del monte nella notte del nubifragio e le condizioni in cui un escursionista ha trovato l’area pic-nic all’indomani.
A raccontare com’è andata è il sindaco Marco Cavallin, che oggi ha ricevuto la visita di un ragazzo di Induno accompagnato dal padre: «Sono venuti a parlarmi per raccontarmi cos’era successo – spiega – e le cose, come spesso accade, non erano quelle che tutti noi abbiamo immaginato».
Il ragazzo ha spiegato che quella sera, insieme a tre amici, sono andati sul Monarco con l’intenzione di passare lì la notte. Per non dormire per terra hanno preso le assi di alcuni tavoli, già staccate e le hanno poggiate a terra, con l’intento di rimetterle a posto l’indomani mattina. «Poi si è scatenato il nubifragio e i ragazzi sono scappati a gambe levate, ed ecco spiegate le luci che in molti hanno visto muoversi sulla montagna – continua Cavallin – Se ne sono andati con l’intenzione di tornar su il giorno dopo per sistemare tutto. L’escursionista però è stato più mattiniero, arrivato su ha visto tutto in aria e, come si può capire, ha pensato ad un atto vandalico, ha postato la foto su Fb e si è scatenato un altro inferno, questa volta mediatico».
Ad essere sospettosi si potrebbe pensare ad una facile scusa, inventata da ragazzi impauriti dalla reazione che si è vista sui social (dove è dilagata un’indignazione comprensibile, anche se a tratti con toni eccessivi), ma anche in questo caso le cose non sono come sembrano.
«Il ragazzo che è venuto a parlarmi era uno dei giovani che avevano partecipato come volontari alla realizzazione dell’area pic-nic, lo ricordo, e giustamente mi ha detto che non si sarebbe mai messo a distruggere una cosa che aveva fatto lui. E io gli credo. Non solo, mi ha fatto molto piacere che sia venuto da me, che il padre lo abbia accompagnato, e che tutto si sia chiarito. Proprio con il papà questa mattina, il ragazzo è andato su a sistemare, come si erano ripromessi lui e i suoi amici, e mi ha anche detto che ci sarà ancora quando a settembre andremo a fare nuovi lavori in cima al Monarco. E va detto che i lavori sono necessari perché le strutture dell’area pic-nic sono comunque in condizioni non buone, e necessitano di una manutenzione ».
Tutto chiarito, dunque, e per una volta con un finale positivo.
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