Nella maggioranza di Tarantino c’è qualche novità e qualche tensione
È entrato in consiglio Giuseppe Daversa, che però non si riconosce più nella lista con cui è stato eletto e anzi ha fatto un gruppo che ha anche "scavalcato" Forza Italia. Adesso ci sono ancora alcune pedine da sistemare
![samarate tarantino elezioni amministrative 215](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2015/03/samarate-tarantino-elezioni-amministrative-215-440741.610x431.jpg)
A qualche mese dal rimpasto di giunta, c’è ancora agitazione nella maggioranza che sostiene il sindaco Leonardo Tarantino. “Scompare” la lista del sindaco, si rimettono in moto alcune caselle, c’è qualche malumore. Uno scenario ancora in evoluzione.
Partiamo dall’inizio: a marzo, nell’ambito del rimpasto, Nicoletta Alampi è diventata assessore ai servizi sociali. Eletta nelle file di Progetto Comune, ha lasciato il posto al primo dei non eletti della lista “del sindaco”, nata a sostegno diretto di Tarantino. Ed è qui che si è apre la questione: il nuovo consigliere comunale, Giuseppe Daversa, ha infatti chiarito subito di essersi allontanato progressivamente da Progetto Comune e in consiglio comunale, lunedì 9 luglio, ha annunciato la creazione del “gruppo misto”. Fatto nascere con Maurizio Garofalo, eletto nelle file di Forza Italia ma allontanatosi dal partito, dopo che ha accettato la nomina a consigliere delegato senza confronto con la segreteria (nella foto: la presentazione delle liste a sostegno di Tarantino, nel 2015).
Daversa dice di seguire «la linea politica del “Movimento Nazionale per la Sovranità “, guidato dall’onorevole Gianni Alemanno» ed è entrato in consiglio nell’ultima seduta: la sua scelta – di rimanere nonostante non sia più in linea con Progetto Comune – ha subito agitato le acque, prima in consiglio poi sui social. Il portavoce della lista civica Progetto Comune, Giorgio Giuriola, l’ha contestato dicendo che Daversa «ha di fatto deliberatamente e proditoriamente fatto mancare a Progetto Comune una legittima rappresentanza» e «ha anche reso vani gli impegni e gli sforzi fatti da chi ha, in questi tre anni del suo oblio, impegnato tempo e sacrifici nei vari ambiti».
Ora: con Alampi lontana in giunta e Daversa che volta le spalle, Progetto Comune non esiste più in consiglio («ma non si scioglie, né sparisce», precisa Giuriola). Mentre il Gruppo Misto diventa il secondo gruppo di maggioranza, dietro la Lega e scavalcando Alleanza per Samarate e pure Forza Italia, rimasta solo con Albino Montani.
E Forza Italia che ne pensa? Luca Macchi, alfiere degli azzurri in città, attende di capire bene la situazione ma intanto dice che «la mancanza di rappresentanza di Progetto Comune è un fatto grave»: «dovrebbe essere la prima forza a cui il sindaco guarda, invece non ha fatto niente per tutelarla». E anzi, gli azzurri valutano proprio «di aprirsi a loro», ai naufraghi di Progetto Comune, da far entrare magari in commissione come indipendenti.
Al di là del peso politico, la costituzione del Gruppo Misto poi ha infatti anche conseguenze ulteriori: ogni gruppo nomina i propri membri nelle commissioni. In quelle permanenti su argomenti maggiori (urbanistica, lavori pubblici, servizi sociali, bilancio) i commissari devono essere scelti tra i consiglieri eletti – e qui sono due – o nella lista che li ha espressi – ma ora Progetto Comune non è più in consiglio: per ora il risultato è che deve fare un passo indietro Elena Repossi, presidente della commissione Bilancio, che era appunto esponente di Progetto Comune . Nelle altre commissioni la questione è molto più semplice: in sostanza c’è ampio margine di manovra per eventuali sostituzioni ed è su questo che si cerca una soluzione in maggioranza. Lunedì 23 è in programma un nuovo consiglio comunale e nei prossimi giorni è previsto un nuovo giro di “consultazioni”.
Forza Italia, rimasta con un solo consigliere, ha margini di manovra ridotti ma certo non rinuncia a farsi sentire. Lo si è visto per esempio sulla polemica sull’assunzione in Comune dell’ex assessore Valentino Celotto: la critica da dentro la maggioranza ha riacceso i riflettori sulla situazione già messa nel mirino dalle opposizioni (Pd e Città Viva, che a loro volta hanno rilanciato, in consiglio e fuori). Per il resto, il resto della maggioranza appare solida e poco toccata dalle sbandate di questo 2018, che hanno ridefinito un po’ le posizioni dentro al centrodestra. Quanto alle opposizioni, Pd e Città è Vita si sono fatte sentire sul nuovo ruolo del sindaco («fantasma»), mentre il Movimento 5 Stelle ha scelto una linea più defilata ad esempio sull’assunzione del nuovo staff del primo cittadino.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Viacolvento su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Ettore S su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
Bruno Paolillo su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
erlong su Traffico a Varese: "E se dicessimo che è caotico perchè ci sono in giro troppe auto?"
massimiliano_buzzi su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
Felice su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.