Thailandia, ancora 8 ragazzi intrappolati nelle grotte
Dopo il salvataggio dei primi 4 ragazzi sono riprese le operazioni per liberare i giovani calciatori e il loro allenatore ancora intrappolati
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Hanno ripreso stamattina, lunedì 9 luglio, le operazioni per il salvataggio degli ultimi otto ragazzi e del loro allenatore ancora intrappolati nel sito di Tham Luang, nel nord della Thailandia. «Speriamo di avere buone notizie tra poche ore» ha dichiarato il governatore della provincia Chiang Rai Narongsak Osatanakorn durante l’ultima conferenza stampa.
Il governatore ha precisato come siano quattro i ragazzi salvati finora in due operazioni distinte e non sei come si pensava ieri sera. I giovani calciatori già liberati sono stati trasportati con delle ambulanze fino al punto di atterraggio degli elicotteri, per poi essere condotti all’ospedale di Chiang Rai a 60 chilometri di distanza. Dopo il salvataggio le operazioni si sono interrotte per controllare l’equipaggiamento, in particolare per preparare le bombole dei sommozzatori. In totale le operazioni hanno richiesto l’intervento di 90 sub, tra cui 50 stranieri.
I primi ragazzi tratti in salvo sono stati quelli con condizioni di salute più precarie, mentre oggi i soccorritori cercheranno di accompagnare “i più pronti”. Il percorso che i ragazzi dovranno seguire è comunque lungo ed impegnativo, anche per sommozzatori esperti: alcuni tratti della grotta sono allagati e fangosi, in particolare il punto San Yak è molto stretto e completamente sommerso. I piccoli calciatori dovranno riuscire a tenere sotto controllo possibili attacchi di panico, difficili da gestire soprattutto sott’acqua.
Nel frattempo sabato scorso sono state rese pubbliche le lettere che i ragazzi hanno scritto alle loro famiglie. Anche l’allenatore ha voluto scrivere ai genitori dei suoi allievi per far sapere che si sta prendendo cura di loro e per scusarsi di averli condotti in questa situazione. I familiari gli hanno risposto rassicurandolo e dicendogli di non sentirsi in colpa.
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