A Varese c’è un torneo internazionale, di cui (forse) non avete mai sentito parlare
Tre giorni di partite al PalA2a, trasmesse in tutto il mondo e in sette lingue con circa 450 giocatori italiani e stranieri. Benvenuti sul pianeta Hearthstone

Cosa ci fa il palasport di Masnago invaso – negli spazi di solito dedicati ai campioni dei canestri – da lunghi tavoli di legno attrezzati di tutto punto per diventare postazioni comode e funzionali, in grado di accogliere dispositivi elettronici e centinaia di appassionati provenienti dall’Italia, dall’Europa e addirittura dagli Stati Uniti?
E cosa ci fanno negli spazi interni – la sala stampa, le zone hospitality, la sala “Gualco” – decine di telecamere, schermi, fondali speciali che nulla ci azzeccano con le consuete gigantografie di Meneghin, Morse o Pozzecco generalmente posizionate in quelle posizioni?

La risposta è Hearthstone, e detto così il mistero rimane. Spieghiamo quindi meglio questa metamorfosi del PalA2a che da oggi – venerdì 6 luglio – a domenica 8 diventerà il centro nevralgico di un importantissimo torneo, quello appunto di Hearthstone, un gioco online di carte collezionabili che è in commercio dal 2014 e che in breve tempo ha appassionato centinaia di migliaia di giocatori in tutto il mondo. A Varese saranno quasi 450 i giocatori pronti a darsi battaglia sia per la gloria, sia per un montepremi complessivo da 15mila dollari (6.500 al primo classificato). In palio però ci sono anche 191 punti (25 al primo) validi per il ranking internazionale e utili per qualificarsi alle attesissime finali mondiali previste per marzo 2019.

Ma perché è stata scelta proprio Varese per questa “prima volta” italiana del circuito mondiale di Hearthstone? «Il PalA2a è una struttura perfetta per questo appuntamento» spiega David Dall’Aglio di Evox, la società milanese che organizza l’evento su licenza di Blizzard, la casa di produzione americana che ha inventato e commercializza il gioco. «Quando ci siamo interessati al palazzetto abbiamo subito trovato disponibilità sia da parte dell’amministrazione comunale, sia di Pallacanestro Varese, sia degli enti che si occupano di turismo e accoglienza. L’impianto di Masnago inoltre ha una connettività eccellente, rara da trovare nei palazzetti italiani (è curata dall’azienda varesina InternetOne ndr) e poi c’è la possibilità di usare il “cubo” sospeso sul campo e i suoi maxischermi che sono un’aggiunta fantastica. Lì proietteremo le partite più attese e importanti del torneo, per renderle visibili a tutti i presenti».
Ma le partite in programma a Varese saranno disponibili per gli appassionati di tutto il mondo: gli spazi interni del PalA2a sono infatti stati occupati da una grande sala regia, dalle postazioni dei telecronisti che racconteranno il torneo in sette lingue e da alcune postazioni di gioco “speciali” dove saranno disputate le sfide tra i giocatori più forti. Una sorta di “campo centrale” ricavato nella sala conferenze “Gualco” dove si confronteranno i campioni di Hearthstone.

«Questo gioco è diventato molto popolare in Italia – spiega ancora Dall’Aglio – perché nel nostro Paese sono ancora molto forti la tradizione e la cultura dei giochi di carte. Hearthstone è per l’appunto un gioco di carte, seppure con regole particolari, e ha fin da subito attratto molti giocatori. Anche per questo abbiamo deciso di organizzare un evento di queste dimensioni, che farà diventare per qualche giorno Varese la capitale degli e-Sport».
E che, aggiungiamo noi, porterà in città un indotto notevole, considerando l’alto numero di giocatori, di accompagnatori e di addetti ai lavori presenti, a partire dai delegati americani della casa di produzione.
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