Comunità montana, Regione: “Nessuna intenzione di commissariare”
Colloquio in mattinata fra Simone Castoldi e l’assessore alle comunità locali Massimo Sertori
Il valtellinese Massimo Sertori, assessore agli Enti locali, montagna e piccoli comuni del Pirellone, di Comunità Montane ne sente parlare parecchio.
E uno dei casi “caldi” di quest’estate è la crisi dell’ente di Luino, che comprende Valcuvia e Luinese e che da oramai diversi anni si chiama “Valli del Verbano”: da due mesi c’è una carenza di governance per l’ente che rappresenta gli interessi di 32 sindaci prealpini, vuoto di potere scongiurato solo formalmente da Giorgio Piccolo, presidente che svolge solo l’ordinaria amministrazione a fronte di sue dimissioni quasi due mesi fa perché privo di numeri.
È, in soldoni, una crisi. E al netto delle dichiarazioni degli ultimi giorni piovute da più parti per chiedere una soluzione a questa situazione, come in ogni crisi che si rispetti, ci sono i pontieri, che lanciano le ipotesi di alleanze, e magari svolgono quel ruolo “esplorativo” per ricomporre gli equilibri.
Simone Castoldi, infatti, sindaco della piccola Rancio Valcuvia, amministratore della Lega, ha incontrato questa mattina l’assessore Sertori al Pirellone ed ha portato a casa una rassicurazione.
«L’assessore mi ha garantito che non si arriverà a nessun commissariamento – spiega Castoldi (nella foto qui sopra)– . La Regione venerdì scorso ha inviato una lettera a Comunità Montana nella quale dà 60 giorni di tempo per trovare una maggioranza politica».
Basteranno? Facendo due conti se ne riparlerà a settembre dopo la pausa di altri 20, 25 giorni di agosto dove tutto, anche e soprattutto la politica, si ferma.
«La decisione dell’assessore è nata per rispetto dello spirito di autonomia degli enti locali in cui la Lega da sempre crede – ha spiegato Castoldi – . E ad oggi non c’è quindi la volontà di commissariare. Certo, da settembre ci mettiamo al lavoro, a testa bassa, per arrivare ad una nuova maggioranza».
Ce la faranno? E chi sarà il nuovo presidente? A questo servono i pontieri, e forse le basi di una nuova alleanza tra i monti già si intravvedono.
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