Gli atleti varesotti mettono nel mirino i Giochi di Tokyo 2020
Tempo di bilanci per molte discipline dopo i Giochi Europei: tante belle conferme per i nostri sportivi
La conclusione dei Giochi Europei, nuovo formata che ha coinvolto un buon numero di discipline nella stessa città, Glasgow, oltre all’atletica di scena a Berlino, porta inevitabilmente con sé una serie di bilanci. Resoconti importanti, visto che ci troviamo esattamente a metà strada del quadriennio olimpico, quello che da Rio porta a Tokyo 2020, il grande obiettivo di tutti gli atleti di alto profilo.
Se per l’Italia – nonostante l’atletica – i Giochi Europei sono stati un’eccezionale miniera di metalli preziosi (azzurri terzi nel medagliere dietro Russia e Gran Bretagna, 60 medaglie che diventano 73 considerando la ginnastica juniores inserita nel programma…), per la provincia di Varese sono arrivate conferme importanti, proprio in chiave di Tokyo. Ecco dunque qualche considerazione in merito nelle diverse discipline.
Arianna CastiglioniNUOTO (E PISCINA)
La stella indiscussa è Arianna Castiglioni (Team Insubrika), ranista che a Glasgow ha ottenuto due bronzi con record personali in gare dal pronostico piuttosto chiuso – 50 e 100 metri – dalla presenza della (discussa) russa Efimova. Castiglioni, 21 anni a Ferragosto, è la punta di diamante azzurra in questa disciplina, ha già partecipato ai Giochi di Rio e può avere come obiettivo concreto la finale dei 100 a Tokyo (i 50 rana non sono olimpici) e la partecipazione alla 4×100 mista femminile. I margini ci sono: questa è stata la sua prima stagione senza particolari problemi fisici e i risultati si sono subito visti (due ori e un bronzo anche ai Giochi del Mediterraneo…).
A Glasgow non c’era l’altra enorme speranza del nuoto varesino e tricolore, l’azzatese Nicolò Martinenghi (NC Brebbia), anch’egli ranista fermato da una fastidiosa microfrattura che finalmente sembra essersi ricomposta. “Tete” – 19 anni appena scoccati – ha le qualità per puntare a livelli altissimi pur in uno stile dove c’è un dominatore assoluto, l’inglese Peaty. Attenzione alla concorrenza interna: Fabio Scozzoli sta vivendo una seconda giovinezza e in assenza di Martinenghi si è ripreso il ruolo di “numero uno” in Italia.
Dalla vasca del sicronizzato sono arrivate anche tre medaglie di bronzo della “bustocca d’adozione” Gemma Galli, la 22enne di Melzo che da diversi anni è punto di riferimento della Busto Nuoto. Galli ha le qualità e l’età giusta per puntare a una convocazione per Tokyo, in particolare per le prove a squadre. Starà a lei e all’Italia della star Linda Cerruti salire un ulteriore gradino del ranking internazionale.
Nelle altre discipline acquatiche non si segnalano atleti di altissimo profilo, a meno che non consideriamo quelli in forza alle società nostrane come avviene per Galli: la pallanuoto schiera alcuni “Mastini” del Banco Bpm mentre a Busto Arsizio, sotto la guida di coach Gianni Leoni, lavorano altre atlete di alto livello come Silvia Scalia. Attenzione comunque alle nuove leve come la gorlese Karen Asprissi (Team Insubrika): alcune giovanissime possono crescere molto nei prossimi due anni.
Sara Bertolasi con Alessandra Patelli / Canottaggio.orgCANOTTAGGIO
Gli Europei hanno portato in dote due medaglie: l’oro di Andrea Micheletti (ma in una gara non olimpica, il quadruplo leggero) e il bronzo della rientrante Sara Bertolasi nel due senza senior. La 30enne bustocca punta fortemente alla sua terza Olimpiade e per questo obiettivo è tornata all’agonismo: la concorrenza non è poca (nella stessa disciplina si candidano anche le giovani Ilaria Broggini e Veronica Calabrese (Canottieri Gavirate), bronzo ai mondiali universitari) ma Sara ha esperienza e potenzialità per ottenere quel posto, che comunque andrà conquistato nelle gare di qualificazione. Per Micheletti non sarà facile: la concorrenza tra i pesi leggeri è fortissima per due soli posti, quelli del doppio. Una barca che, al femminile, ha già la forte candidatura di Federica Cesarini (Can. Gavirate), una che a 22 anni ha già un’ampia collezione di medaglie internazionali. Agli Europei è stata quinta, ma il margine di crescita è notevole.
Alle spalle degli atleti già citati, comunque, il remo varesino può contare su diverse “nuove proposte” come l’angerese Chiara Ondoli o i vari Carucci, Graziano, Verità, già protagonisti a livello giovanile. E poi contiamo anche Giulia Mignemi, siciliana di Galliate Lombardo, non ancora 19enne e già iridata under 23 nel quattro di coppia.
Sara Dossena – foto Colombo/FidalATLETICA LEGGERA
Se la spedizione dell’atletica a Berlino è stata al di sotto delle aspettative – 4 bronzi, oltre a un oro e un argento nella maratona a squadre – il Varesotto si è molto ben difeso con i suoi portacolori. Sara Dossena (Laguna Running), sesta, ha dato un grande contributo all’argento a squadre dell’Italia e ha abbassato il proprio personale: è già la punta azzurra sulla lunghissima distanza e a 33 anni ha davanti a sé almeno un paio di stagioni da protagonista. Ricordiamo che Dossena è bergamasca di origine, ma ormai vive e si allena a Gallarate.
A Gallarate è nato anche Simone Cairoli (Atl. Lecco Colombo), che per un attimo ha sognato di entrare nei primissimi del decathlon: l’atleta 28enne che vive a Villaguardia e lavora a Saronno (di fato è un dilettante) a Berlino è giunto decimo, ha sfiorato gli 8mila punti e comunque ha ottenuto il proprio personale. Davanti a sé la doppia sfida: valicare gli 8mila punti e qualificarsi per le Olimpiadi.
Infine, sui 110 ostacoli, buono il risultato di Lorenzo Perini (OSA Saronno) che a Berlino ha corso in 13″50 a un solo centesimo dal personale che gli è valso l’oro ai Giochi del Mediterraneo. Ora per Lorenzo, 24 anni, inizia il biennio decisivo per entrare definitivamente nell’elite dell’atletica: anche nel suo caso la concorrenza azzurra è fortissima (con Dal Molin e Fofana) ma questo potrebbe essere uno stimolo in più.
GINNASTICA ARTISTICA
Agli Europei di Glasgow hanno preso parte anche gli atleti di categoria junior, le cui gare sono state inserite nel programma accanto a quelle senior. Qui ha brillato in modo particolare il 16enne Ares Federici (Pro Patria Bustese), medaglia di bronzo sia nel volteggio a pari merito con l’argento, sia nella prova a squadre.
Chi invece ha gareggiato tra i senior è stato di nuovo Ludovico Edalli, già impegnato due anni fa ai Giochi di Rio. Il bustocco 24enne resta un punto di riferimento importante per il movimento azzurro (tre titoli italiani 2018: individuale, parallele, sbarra) anche se agli Europei la squadra non ha brillato: ottava e ultima in finale dopo una qualificazione incoraggiante.
ALTRE DISCIPLINE
Tra gli sport disputati a Glasgow, non c’erano varesotti nel ciclismo – una delle discipline più amate da queste parti – nel golf e nel triathlon. Per quanto riguarda le due ruote, in questo momento non ci sono corridori pronti per i livelli più alti anche se uno come Edward Ravasi – tra i “pro” – sembra pronto per salire di tono. In assenza di specialisti della pista, c’è una certa attesa per il tainese Alessandro Covi e in parte per il samaratese Antonio Puppio, interessante per la cronometro.
A Rio de Janeiro, nel 2016, il Varesotto era rappresentato da ben nove atleti, anche grazie all’esclusione di gran parte delle nazionali russe all’ultimo momento. Oltre a Castiglioni, Micheletti, Bertolasi ed Edalli c’erano la pesista Giorgia Bordignon, il canottiere Pierpaolo Frattini, i canoisti Giulio Dressino e Mauro Crenna e il tiratore Riccardo Mazzetti. A parte Frattini, che si è ritirato, gli altri possono ancora ambire a ripetere la splendida esperienza a cinque cerchi.
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