Hiroshima e Nagasaki, il ricordo tra gli alberi della pace
Un incontro al Belvedere per ricordare la strage e per annunciare anche in provincia di Varese la seconda edizione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
6 agosto 1945, Hiroshima, ore 8:14, l’aeronautica militare statunitense sganciò la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni (9 agosto 1945, ore 11:00) dopo dal lancio dell’ordigno “Fat Man” su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100.000 a 200.000, quasi esclusivamente civili. Tanti che sopravvissero ne portarono le conseguenze fisiche e psicologiche (e non solo dell’attimo che avevano vissuto). Ma, miracolosamente, qualcosa di quei disastri sopravvisse. A Nagasaki, grazie della cure di un dottore degli alberi, Masayuki Ebinuma riuscì a far fruttificare un caco da cui semi si sono ottenute delle pianticelle. Nel 1995 l’artista Tatsuo Miyaima diede avvio al progetto artistico Kaki Tree Project “La rinascita del tempo”, nell’ambito del quale si sviluppa la coltivazione di questi alberi di cachi insieme ai bambini di tutto il mondo. A Hiroshima sono 170 gli A-Bombed Tree, gli alberi bombardati, in 55 località in un raggio di 2 km dall’epicentro dello scoppio dell’ordigno atomico. Dopo il disastro di Fukushjma del 2011 si è pensato di fondare un’associazione che potesse raccoglierne i semi e distribuirli nel mondo come messaggeri di Pace. E’ nata Green LegacyHiroshima, che fa parte di UNITAR, United Nations for Training and Resarch, con sede a Ginevra. Al progetto vi collaborano Hiroshima Peace Culture Foundation, Hiroshima City, Hiroshima Botanical Garden, Hiroshima University, Hiroshima Prefecture. Ogni anno in autunno si raccolgono i semi grazie all’aiuto di volontari e botanici che poi verranno poi spediti con certificazione fitosanitaria a chi ne farà richiesta (vagliata da un’apposita commissione).
L’Associazione Mondo senza Guerre e senza Violenza ha voluto ricordare tutto questo in un sentito incontro al Belvedere di Comerio (Va), in luogo di particolare bellezza e pace. Sotto alla storica Sophora japonica, si sono incontrate diverse persone: chi segue cil longevo kako di Nagasaki di Morosolo, chi sta contribuendo (l’associazione amatoriale Utopia Tropicale) con i bimbi della primaria di Comerio alla semi dei figli degli Abombed Ttree e ne segue con molta attenzione la crescita nel primo anno; chi da anni (rappresentanti delle associazioni pacifiste nonviolente della provincia) sta cercando di far comprendere quanto sia importante abbandonare una politica nucleare (partendo dalla ratifica del trattato ONU sul disarmo nucleare approvato il 7 luglio 2017) per concentrarsi in vere progetti per la risoluzione dei conflitti. C’erano ospiti molto particolari, i nati di Hiroshima della semina del marzo scorso. E’ stata occasione anche di annunciare anche in provincia di Varese la seconda edizione della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza che si terrà dal 2 ottobre 2019 all’8 marzo 2020, che desidera essere da questo nuovo appuntamento una realtà ancora più presente tanto da ripetersi ogni 5 anni portando avanti nel mentre altri progetti come “Mediterraneo, mare della Pace e libero dalle testate atomiche”.
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