“Mettere in sicurezza il Campo dei Fiori o ci frana addosso”
In due mesi, le piogge abbondanti hanno riversato a valle fango, detriti e rami bruciati. Le zone, alle pendici del monte, le più colpite
Una riunione d’emergenza per fare il punto e ordinanze per mettere in sicurezza prima che arrivi la nuova perturbazione. In due mesi, il comune di Luvinate si è ritrovato sommersa da fango e detriti arrivati dalla montagna. Ancora sassi e legname bruciato che le piogge hanno trascinato a valle ingolfando gli alvei e rovesciandosi nelle vie.
Detriti hanno raggiunto anche la statale che è stata ripulita prontamente per evitare problemi alla circolazione.
Il sindaco Alessandro Boriani segue preoccupato l’evolversi della situazione: « È la terza emergenza in due mesi, non si può continuare. Abbiamo chiusa al traffico via San Vito nel tratto davanti al comune, è chiuso il sentiero 10 dove si è aperta una voragine, chiusi i giardinetti colmi di fango. Tre famiglie sono isolate e possono muoversi solo a piedi, una è all’interno del parco e due in zona Silva Piana».
La Regione Lombardia ha stanziato 600.000 euro per mettere in sicurezza il parco del Campo dei Fiori nel comune di Luvinate, il problema è che i soldi non sono ancora arrivati perché non si è ancora completato il percorso burocratico, un iter eccessivamente lento per l’emergenza in atto.
Una riunione di emergenza è in programma tra il Comune di Luvinate, la Protezione Civile e l’Ufficio territoriale di Regione Lombardia per fare il punto.
Questa notte una squadra della Protezione civile monitorerà la situazione dato che è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione con allarme arancione.
Anche il Comune di Varese è alle prese con i detriti trasportati a valle dalla montagna. Nei quartieri di Velate e di Avigno per tutto il giorno si sono ripuliti strade e tombini: la via Astico è rimasta chiusa. Qui si è stato trasportato tutto il materiale trasportato dalle piogge abbondanti della scorsa notte: fango sassi e rami, molti bruciati.
In mattinata, alcune squadre di tecnici del Comune hanno effettuato dei sopralluoghi per verificare le cause di questa situazione e redigere una relazione dettagliata dell’accaduto. Dai primi dati emerge che i mancati interventi sotto il profilo idrogeologico di competenza del Parco hanno determinato una serie di smottamenti e di erosione dei versanti interessati dall’incendio dell’anno scorso.
«Purtroppo si è ripetuta questa notte la situazione già accaduta in occasione degli ultimi violenti temporali – spiega l’assessore all’Ambiente Dino De Simone – È ormai chiaro che in quella zona siamo di fronte ad una situazione che si è venuta a creare in seguito all’incendio dello scorso autunno, per cui ad ogni violento acquazzone il materiale che si trova sul versante della montagna, non avendo più argini naturali costituiti dalla vegetazione si riversa anche sulle strade varesine. In queste ore abbiamo contattato anche il Parco del Campo dei Fiori per studiare insieme le possibili urgenti soluzioni. In questi mesi il Comune di Varese si è messo a disposizione di fronte a vari eventi analoghi a quello odierno, ora sono urgenti dei lavori per la sistemazione del territorio colpito un anno fa. Vi sono stati vari annunci di stanziamenti di risorse ma finora non si sono visti risultati concreti. È necessario – insiste De Simone – un tavolo permanente per la messa in sicurezza e per la valorizzazione del territorio».
In mattinata si erano verificati anche alcuni disagi anche nell’area dell’Iper che sono in fase di conclusione. Nelle prossime ore proseguirà il monitoraggio delle aree interessate.
« Le zone percorse del fuoco nell’autunno scorso rendono come noto impermeabile la terra, con la moltiplicazione di frane ed alluvioni, che si verificano regolarmente. E’ il terzo episodio da luglio 2018. La montagna è ancora ferita – commenta il sindaco Boriani – occorrono interventi e in modo urgente».
È ancora attivo l’avviso pubblicato da Regione Lombardia per l’area dei Laghi e delle prealpi varesine di criticità ordinaria codice giallo per forti temporali e codice arancione per rischio idrogeologico.
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