Nel cuore delle montagne con il trenino verde delle Alpi
Da Domodossola a Berna, tra panorami mozzafiato e punti di partenza per escursioni e passeggiate
Va da Domodossola a Berna e parte puntuale dieci volte al giorno. Ma per una volta lasciate perdere l’orario e scendete dalla vostra carrozza appena potete. Il Trenino Verde delle Alpi, infatti, offre la possibilità di utilizzare – compresi nel prezzo della speciale carta giornaliera a 59 euro – anche altri mezzi di trasporto delle località in cui fa tappa.
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Dal Piemonte al cuore delle Alpi svizzere. Attraverso la Val Divedro il trenino verde delle Alpi segue il fiume Diveria, supera il trasporto veicoli di Iselle e percorre i 19,8 km della galleria del Sempione, che dal 1906 collega l’Italia e la Svizzera.
Già all’epoca, il trasporto ferroviario su quest’asse si affidava alle locomotive elettriche anziché a quelle a vapore, il che gli valse la fama di pioniere. Briga, incorniciata dal passo del Sempione a sud, dai ghiacciai di Driest e dell’Aletsch a nord e dall’imponente castello di Stockalper, è una perla tutta da scoprire. Il viaggio a bordo del Trenino Verde delle Alpi (Lötschberger) prosegue risalendo la valle del Rodano, una tratta chiamata non a caso «rampa sud»: fiancheggiando soleggiati pendii, il treno supera un dislivello di 450 m prima di arrivare a Goppenstein,porta d’ingresso alla valle del Lötschen.
Per attraversare la galleria in quota del Lötschberg sulla via verso Kandersteg, il treno impiega otto minuti. La ferrovia, risalente agli inizi del XX secolo, venne costruita da oltre 3000 lavoratori, soprattutto italiani, che si trasferirono a Naters, Kandersteg, Goppenstein e Frutigen. Da Kandersteg il percorso conduce a Frutigen in direzione nord, passando per la «rampa nord» di BLS.
Questo percorso si è ben guadagnato il suo nome: con una pendenza di oltre il 27‰, la linea attraversa una galleria elicoidale di 1655 m, tunnel bui e viadotti spettacolari. Poco prima di entrare a Frutigen, il Trenino Verde delle Alpi transita sull’imponente viadotto di Kander, l’opera più fotografata della linea del Lötschberg, per poi sfilare davanti al Tellenburg.
Da Frutigen, l’itinerario conduce a Spiez e poi a Thun con una pendenza uniforme del 15‰. Giunti lì, comprenderete perché la cittadina sul lago è chiamata «la porta di accesso all’Oberland Bernese». Thun è circondata da un maestoso paesaggio alpino. L’ultimo tratto della linea attraversa la valle dell’Aare e porta a Berna, il cui centro storico è stato dichiarato patrimonio mondiale UNESCO.
Info: Bls.ch/treninoverde
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