I vertici di Accam rassicurano: “Noi continuiamo a fare la nostra parte”
In una nota il consiglio di amministrazione dell'inceneritore torna a chiedere chiarezza e scelte precise per garantire il futuro ad Accam
I vertici di Accam tornano a chiedere chiarezza e scelte precise per garantire il futuro alla società. Lo avevano già fatto poche settimane fa e adesso, dopo l’ultima infuocata assemblea dei soci e le diverse prese di posizione, con una nota il consiglio di amministrazione guidato da Laura Bordonaro prende nuovamente posizione. Ecco il documento integrale
Il Consiglio di amministrazione di Accam Spa in questo momento segue ed ottempera le linee di indirizzo di un piano industriale che è doverosamente tenuto a rispettare e a portare avanti, come da mandato conferitogli dall’assemblea dei Soci, e grazie all’esercizio del cosiddetto “controllo analogo” che, come prescritto dalla disciplina delle società partecipate “in house”, svolge un contributo essenziale in termini di coordinamento e supervisione dell’attività della società.
Ben venga – lo accogliamo con favore – lo spunto di riflessione pubblicamente espresso dal deputato e segretario provinciale della Lega Matteo Bianchi, che ringraziamo per la considerazione e la fiducia che si evincono nei confronti dell’operato del CdA. Ci conforta l’apprezzamento rivolto al lavoro, non semplice, di sintesi che stiamo cercando di mettere in campo in un momento che non ci esimiamo dal definire complesso per la società che rappresentiamo.
Per quel che riguarda la rivisitazione del piano industriale, alla luce della presa d’atto dell’assemblea dei Soci alla revisione proposta dal CdA in ordine al mantenimento della continuità aziendale, lo stesso CdA è pronto fin da subito a fare la propria parte anche in termini di proposte e di soluzioni, come ha fatto fino ad oggi senza mai tirarsi indietro, anche al tavolo del comitato di controllo analogo. Auspichiamo che queste proposte, con la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, possano essere condivise nelle sedi deputate, come prescritto dalla legge e nel rispetto delle prerogative dei Soci, affinché si possano compiere i passi più utili per garantire non solo continuità ma anche una prospettiva futura ad una società che è una risorsa per il territorio.
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