46 milioni bruciati in un anno alle slot: approvato il regolamento contro il gioco
Il consiglio comunale dà il via libera all’unanimità. L’ordinanza impone 6 ore di chiusura al giorno in tre distinti momenti: «Chi gioca esce dalla realtà»
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Solidarietà alle 43 vittime del ponte crollato a Genova e approvazione dell’assestamento di bilancio. Ma è il via libera al regolamento per limitare il gioco d’azzardo la vera questione centrale del il consiglio comunale tenutosi nella serata di ieri venerdì 28 settembre.
Il regolamento sul gioco patologico, composto da otto punti «è il momento di sintesi di un triennio di lavoro», ha spiegato l’assessore Caterina Franzetti, che ha spiegato il senso dei “piani di zona” che compongono il bacino di comuni entro il quale vengono coordinati gli interventi finanziati da stato, regioni e singoli comuni.
Un regolamento venuto dal basso, insomma, legato ai problemi reali dei 24 comuni che compongono il piano di zona.
Il contrasto alle ludopatie ha avuto inizio anni fa chiarendo esperti e figure professionali che hanno scritto e documentato sul problema.
«Chiunque vede questi spazi dedicati al gioco d’azzardo: non sono salotti alla Buono Vespa o alla Costanzo, tutt’altro. Dentro ci si trova disperazione, solitudine e difficoltà economiche: 46 milioni giocati solo a Luino nel 2016 sono una grave realtà. Ma non è una guerra contro i gestori, li vogliamo dalla nostra parte», ha affermato l’assessore Franzetti.
Nel 2014 al Sert erano presenti 64 ludopatici. Oggi al 30 giugno sono 269: un dato allarmante.
Il regolamento impone sei ore di chiusura giornaliera alle sale slot: due ore al mattino, due ore a mezzogiorno, due ore al pomeriggio: «Chi va a giocare si dimentica di avere una famiglia, di aver impegni: la gente si impalla di fronte alle macchinette e lascia la vita di ogni giorno fuori. Non è ammissibile che si brucino stipendi come con la droga, perché questa è una droga che può portare al suicidio», ha spiegato l’assessore Franzetti.
Il punto ha creato dibattito in consiglio comunale, ed è stato approvato all’unanimità. Ora le nuove regole entreranno in vigore con un’ordinanza.
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