Bandiera sulla Torre Civica, tutto quello che c’è da sapere
Una lettera di un lettore ha colpito la nostra curiosità: come fa a stracciarsi la bandiera issata sulla torre civica, e che dimensioni ha? Abbiamo scoperto cose interessanti, che forse i varesini non conoscono...

La questione della bandiera stracciata sulla torre civica, e l’offerta da parte di un lettore di sostituirla, ci ha incuriositi: cosa succede lassù, sul pennone della torre civica, per usurare cosi la bandiera? E quanto è impegnativo sostituirla? Abbiamo girato queste domande all’assessore competente, Francesca Strazzi, che si occupa della sostituzione della bandiera per la sua delega alla logistica.
«Innanzitutto, ringrazio il cittadino per il pensiero: in realtà, appena ci siamo accorti che la bandiera era stracciata, è partito l’ordine per la sua sostituzione e per una bandiera nuova» spiega l’assessore.
Anche perchè l’usura di quella bandiera è fortissima, e la sua sostituzione pressocchè continua: così, il comune ne ha “sempre pronta” una nel caso si rovini. Tant’è vero che «l’ordine che abbiamo fatto non è per la bandiera che la deve sostituire, che c’è già, quanto per una nuova bandiera di scorta» spiega.
La durata media di quella bandiera, infatti, è di soli tre mesi: «In periodi con poco vento, siamo arrivati a sostituirla dopo quattro. Ma è più probabile sostituirla dopo due, o anche meno».
Inoltre, la sua sostituzione comporta delle complessità: «Di fatto, è in grado di sostituirla un solo tecnico specializzato, tra quelli comunali, perchè il cambio della bandiera non avviene all’interno ma all’esterno, sul pennone, e ci si deve anche un po’ sporgere per riuscire a posizionarla – spiega Strazzi – Quindi, chi se ne occupa non deve solo essere capace, ma anche essere idoneo fisicamente a farlo: niente vertigini, niente problemi di pressione».
La bandiera che vediamo sventolare dalla torre civica, poi, ha una dimensione notevole: quattro metri per sei. «E’ la nostra bandiera più grande – spiega – quelle sui pennoni dei palazzo Comunale sono grandi due metri per tre, e le bandiere standard, quelle che sono sulle scuole per esempio, sono grandi un metro e cinquanta per due metri e venti».
Per tutti questi motivi, non è cosi semplice pensare di issare tre pennoni per mettere sulla torre civica le tre bandiere – di Varese, d’Italia e d’Europa – come qualcuno aveva auspicato. E’ possibile invece – come già è successo in occasione della festa della Repubblica – che in alcune date di festività nazionali sventoli per qualche giorno la bandiera tricolore: un’ordinanza di Giunta dell’anno scorso, stimolata dal vicesindaco Zanzi, di cui molti si ricorderanno, ha definito l’anno scorso i momenti in cui issare, su quello stesso pennone, la bandiera italiana: si tratta di alcune festività nazionali e la ricorrenza della battaglia di Biumo.
Sono, più precisamente, il 7 gennaio (Festa del Tricolore), 11 febbraio (Patti lateranensi), 25 aprile (Liberazione), 1° maggio (Festa del lavoro), 9 maggio (Giornata d’Europa), 26 maggio (Battaglia di Varese), 2 giugno (Festa della Repubblica), 28 settembre (insurrezione popolare di Napoli), 4 ottobre (Santo Patrono d’Italia), 24 ottobre (Giornata delle Nazioni Unite), 4 novembre (Festa dell’Unità nazionale).
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Mi si gela il sangue nelle vene, scoprendo che festeggiamo con il tricolore i patti lateranensi. Confesso che avrei preferito rimanere ignorante.