Bando Periferie, Gadda: “Conte promette soluzioni ma di fatto toglie fondi ai comuni con la fiducia”
Lo dichiara Maria Chiara Gadda, deputata del Partito Democratico, a proposito dei fondi per le periferie sospesi con il milleproroghe
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“I fatti oltre alle promesse sono solo questi. Con il “Milleproroghe” il Governo Lega-M5S mette le mani sui fondi investiti per riqualificare le periferie di 326 comuni italiani che vengono sospesi fino al 2020, con buona pace dei progetti già avviati e delle aspettative dei cittadini.”
Lo dichiara Maria Chiara Gadda, deputata del Partito Democratico, a proposito dei fondi per le periferie sospesi con il milleproroghe. Nella serata di martedì 11 settembre, nonostante la barra dritta della Maggioranza sul Milleproroghe, i sindaci hanno strappato al premier Conte un’intesa su una futura soluzione per i finanziamenti del “Bando Periferie” Gadda, però, spiega:
“Ieri sera dopo la riunione con Anci l’ennesima beffa per i 20 milioni di italiani che avrebbero beneficiato della riqualificazione di molte aree urbane. Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, da un lato promette ai sindaci di distribuire in tre rate i fondi già assegnati dal governo Renzi-Gentiloni, e dall’altro si prepara ad approvare con il voto di fiducia il decreto “milleproroghe” con il differimento al 2020 dei finanziamenti. Quindi fondi che ancora ieri deputati di maggioranza definivano “una marchetta”, verrebbero addirittura dilazionati. Come ha dichiarato questa mattina Anci in un comunicato molto duro, è difficile capire perché non è stata accolta la proposta di cancellare immediatamente la proroga all’interno del decreto in discussione come proposto dal PD”.
“Peccato davvero – prosegue la deputata – che questa volta a fare le spese della arroganza di chi da sempre si professa il partito del “prima gli italiani” e del “basta finanziamenti a pioggia” e “dei territori” sono proprio i comuni e i territori che hanno presentato idee per lo sviluppo urbano e progetti veri nati dal confronto con i cittadini. Basti pensare al “progetto stazioni” della città di Varese, di cui le diverse amministrazioni leghiste che si sono succedute per più di venti anni hanno vagheggiato con progetti faraonici senza concludere alcunché. La nuova giunta Galimberti ha ottenuto, grazie al bando periferie e alle risorse già stanziate dal governo Renzi-Gentiloni, 18 milioni di euro, a cui si sarebbero aggiunti ulteriori 10 milioni da parte di RFI per il rifacimento della stazione. A poco bastano le rassicurazioni sul territorio dei parlamentari di maggioranza come Gianluigi Paragone, che fanno i proclami rassicuranti a Varese e poi a Roma si nascondono dietro le decisioni della maggioranza“.
“Per tutto questo – conclude Gadda – sarebbe stato sufficiente approvare l’emendamento a mia prima firma per sbloccare i fondi destinati a Varese. Per una volta mettano da parte i proclami e il governo Lega-M5S risolva immediatamente questo pasticcio, senza rinviare a prossimi ipotetici provvedimenti”.
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