Chef Rubio testimonial del Wwf per la difesa dei gorilla
Sarà presentato domani il video realizzato dal celebre chef per sostenere l'associazione nella difesa di una delle specie più a rischio del pianeta
Martedì 18 settembre, nella splendida cornice del museo MAXXI di Roma, nel corso di una serata evento condotta da Camila Raznovic, verrà presentato il video realizzato e prodotto da Chef Rubio per la campagna lanciata da WWF e Chef Rubio in difesa di una delle specie più carismatiche del pianeta, il gorilla: in soli 8 anni, infatti, a causa dei bracconieri abbiamo perso il 20% della popolazione del gorilla di pianura occidentale – Gorilla gorilla.
L’idea della campagna è nata durante un’esperienza diretta che Chef Rubio ha vissuto di recente visitando uno dei tanti progetti di conservazione e difesa delle specie che il WWF porta avanti in tutto il mondo, quello che tutela la Riserva naturale di Dzanga – Sangha nella Repubblica Centrafricana.
“Salvare i Gorilla – dice Chef Rubio – vuol dire preservare la nostra umanità. Ho intrapreso il mio viaggio al fianco di WWF Italia con l’intenzione di tornare alle origini di quella natura umana che oggi sembra andare verso l’estinzione. Ho voluto percorrere a ritroso la linea evolutiva della nostra specie e ho ritrovato l’essenza dell’umanità perduta nei gesti primordiali e istintivi dei gorilla, nelle cure degli esemplari mamme, nella maestosa saggezza del maschio Silver Back, nei giochi tra i cuccioli, nella loro curiosità esplorativa verso il diverso, verso noi esseri umani che stavamo lì a guardarli immobili e in silenzio. Consapevoli che ogni crimine contro i gorilla fosse un crimine contro noi stessi.”
La popolazione di gorilla che potrà beneficiare della raccolta fondi avviata con la campagna “Adotta un Gorilla – Io sto con la Natura” – wwf.it/savegorillas – appartiene ad una specie particolare, il gorilla di pianura: l’80% di questa specie vive ancora in territorio non protetto e a maggior rischio di bracconaggio.
GORILLA UNA SPECIE IN BILICO. Negli ultimi 25 anni, la popolazione dei gorilla di pianura occidentale è diminuita più del 60% e continuando l’attuale trend di diminuzione prima della fine di questo secolo (entro il 2070) sarà rimasto solo il 20% dei gorilla che oggi vivono nelle foreste del centro africa. Lo IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) classifica i gorilla di pianura occidentale come specie “critically endangered” ( a rischio critico d’estinzione), una specie quindi vicinissima alla soglia dell’estinzione. Una perdita ancora più grave se si pensa che i gorilla condividono con l’uomo il 98% del proprio DNA. In alcune foreste dell’Africa Centrale abbiamo già perso il 90% dei gorilla, una tragica scomparsa dovuta al bracconaggio, ad epidemie e alla distruzione dell’habitat. Secondo gli scienziati, anche se venissero rimosse oggi tutte le minacce per la sopravvivenza dei gorilla, alla specie servirebbero almeno 75 anni per uscire dalla condizione di specie in pericolo. Tra le azioni principali del WWF per salvare il gorilla, così come le altre specie che condividono questi ambienti, tra cui elefanti e scimpanzé: riduzione del bracconaggio e della pratica del bushmeat (carne proveniente da specie selvatiche) rafforzando i sistemi di gestione locale e di applicazione delle norme; rafforzare le comunità locali in quanto proprietari e gestori delle loro risorse naturali; sostenere i un network di aree protette, incoraggiare i governi a ridurre la deforestazione utilizzando sistemi d certificazione; sostenere le comunità locali contro le aggressioni e le sopraffazioni ad opera di bracconieri e criminali.
DZANGA SANGHA. La Riserva di Dzanga-Sangha, in oltre 3.000 chilometri quadrati, protegge 2.215 gorilla. Nel 2017 l’attività antibracconaggio sostenuta dal WWF ha consentito di eliminare dal territorio oltre 30.000 lacci, sequestrato oltre 2.700 munizioni, 189 armi. Sono state inoltre sequestrate 23 zanne di elefante, oltre una tonnellata di bushmeat, derivante principalmente dall’uccisione di gorilla ed elefanti. Il team dei ranger della Riserva, circa 36 guardie sorvegliano ogni giorno oltre 1.800 chilometri quadrati di territorio.
IL CUORE VERDE DELL’AFRICA. Gli sforzi del WWF per tutelare la Riserva di Dzanga – Sangha assumono un’importanza particolare poiché l’area si trova all’interno del bacino del Congo, considerato l’Amazzonia africana. Al centro occidentale del continente africano, è la regione col più alto tasso di biodiversità con 1.000 specie di uccelli, 400 specie di mammiferi e oltre 10.000 specie di vegetali di cui il 30% endemico.
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