Chiesette, ville storiche e storie: il Varesotto nei “Luoghi del cuore” del Fai
La campagna del Fondo Ambiente Italiano ogni anno accende i riflettori su piccoli e grandi gioielli del territorio, da valorizzare o da salvare. Ecco come sta andando
Ci sono chiesette e ville storiche, parchi e testimonianze storiche “diffuse” sul territorio. È il censimento dei Luoghi del Cuore del Fai, Fondo Ambiente Italiano.: una competizione – per così dire – tutta positiva, perché ogni anno contribuisce ad accendere i riflettori su piccoli e grandi gioielli dei territori. Monumenti ma anche pezzi di paesaggio nel loro insieme.
Così la classifica nazionale 2018 ad esempio è ora dominata (oltre 15mila voti) dal fiume Oreto, il corso d’acqua che scende dai monti di Monreale, attraversa zone agricole e sfocia in mare a Palermo.
Sono centinaia i beni segnalati in tutta Italia. E tra i primi cento più amati ci sono anche tre beni del Varesotto: il più votato è il Lazzaretto di Marnate, che ha raccolto 1.451 segnalazioni (ad oggi, 18 settembre 2018) ed è al 45° posto in tutta Italia. Il lazzaretto è composto dalla chiesetta seicentesca e anche dalla piccola area adiacente, che costituiva appunto la zona di raccolta degli appestati: segnalata da paracarri in pietra, è una zona verde appena a mezza costa della valle del fiume Olona, che a Marnate è ancora profonda rispetto alla zona di alta pianura circostante. Un piccolo edificio e un’area verde che – ricorda il Comitato che tutela il lazzaretto – custodisce una storia lunga cinque secoli.
Secondo posto tra i beni del Varesotto va invece a Villa Castiglioni, la splendida dimora storica di Induno Olona. La villa ottocentesca è divenuta nel tempo albergo, ma da anni è abbandonata e usata come abitazione di fortuna, come abbiamo raccontato in diverse occasioni. Messa all’asta, è stata aggiudicata la scorsa estate a un nuovo proprietario. Nel censimento FAI è stata votata da 1.175 persone ed è ora al 70esimo posto nella “classifica” generale di tutta Italia.
Poco sotto (74°) nella lista dei beni più segnalati in tutta la Penisola si trova invece la chiesetta di San Siro alla Baraggia di Viggiù, di cui abbiamo raccontato già nei mesi scorsi: a far propria la battaglia per portare in evidenza il monumento è stato Giuseppe Terziroli di “La Varese nascosta”.
Tra i primi cento beni più segnalati ci sono poi anche alcuni edifici o siti naturali a poca distanza o molto amati dai varesini. C’è ad esempio la Serra esotica della mastodontica Villa Annoni a Cuggiono, villa ben visibile dalla ciclabile dei navigli; c’è il lago d’Orta (34esimo posto), per sostenere il progetto di bonifica delle acque. E ancora l’Alpe Devero, buen retiro di montagna molto frequentato da gallaratesi e bustocchi come molte altre zone dell’Ossola (dove sorgono anche molte strutture delle sezioni Cai): in questo caso la mobilitazione punta a fermare il “progetto di trasformazione in un comprensorio turistico imperniato sullo sviluppo di impianti a fune e interventi immobiliari che porterebbero allo snaturamento di questa meravigliosa porzione delle Alpi”.
Appena oltre i primi 100 posti in classifica generale si trova anche Palazzo Visconti (111°, allo stato attuale), lo storico palazzo nel cuore del centro di Saronno, dismesso da anni, ferito da un incendio nel 2007 e ancora inutilizzato.
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