Ciclabile della Valle Olona, in attesa del completamento servirebbe un restyling

Abbiamo percorso il tratto di pista ciclabile tra Castellanza e Cairate tra scorci di natura e vecchie fabbriche abbandonate ma scasrseggiano cartelli e attrezzature

pista ciclabile valle olona

La ciclabile della Valle Olona si prepara ad essere finita, è infatti notizia di un mese fa l’assegnazione, da parte dell’Unione Europea, di fondi che permetteranno l’estensione della pista fino a Stabio, in Svizzera.

Un’opera che andrà a completare l’attuale percorso della ciclabile, che parte da Castellanza per poi finire, 19 chilometri dopo, a Castiglione Olona passando per il Parco del Medio Olona. Progetto che strizza l’occhio al turismo sostenibile, collegando le varie piste che scendono dalle valli svizzere e che, si spera, possa dare un impulso definitivo alla mobilità dolce della provincia, anche in ottica transfrontaliera.

Noi di Varesenews abbiamo deciso di inforcare la bicicletta e percorrere, in una giornata di inizio settembre che promette pioggia, questa prima parte del tratto, per rilevarne i problemi e forse dare spunti e consigli a chi si incaricherà di terminare la spina dorsale a due ruote.

DA CASTELLANZA A CAIRATE

Partiamo da Castellanza e la simbiosi con il fiume è già molto chiara: lo si costeggia sempre, magari lo si perde per qualche centinaio di metri per poi ritrovarlo, tra il verde della Valle Olona e il grigiore delle fabbriche, la maggioranza delle quali abbandonate, che impariamo essere anch’esse parte costante del tragitto. La frequentazione è eterogenea, si va dall’anziano che è qui cinque volte a settimana, al ragazzo che si prepara per la stagione calcistica, a chi semplicemente porta a spasso il cane.

Poco dopo, nei pressi di Gorla Maggiore, si incontrano i binari della vecchia Ferrovia di Valmorea, mangiati dalle piante, e si inizia a riscoprire il valore e la storia del posto, sentendo sotto i pedali i chilometri di un territorio nascosto ai più.

VALORIZZARE LA STORIA

Gli appunti dei frequentatori rimarcano spesso questa componente, tirando un po’ le orecchie alle amministrazioni; la storia che è presente lungo la strada non è valorizzata come dovrebbe, i cartelli in questo senso sono pochi o inesistenti, noi stessi ci ritroviamo a fare congetture sulla funzione passata di questi giganti di cemento, dai vetri rotti, che si incontrano sporadici nei boschi.

Anche la salute del fiume desta la preoccupazione di molti, così come la mancata asfaltatura di alcuni tratti sterrati, spesso e volentieri complici di infortuni. Infine si rileva una criticità a livello di manutenzione delle varie strutture collegate, come il percorso vita pericolante dalle parti di Solbiate Olona.

Una nota positiva è la pulizia del tracciato, che ci suggerisce una frequentazione affezionata e consapevole, attenta a preservare quest’importante risorsa che permette agli amanti dello sport all’aria aperta di uscire dalle città e trovare la propria dimensione nella natura.

Attrezzatevi però, punti di ristoro e fontanelle sono rari lungo il percorso: da segnalare Calipolis, localizzato tra Fagnano e Gorla Maggiore, che è un bell’esempio di riscatto ambientale, una sorta di zona cuscinetto tra le attuali attività industriali e il parco del Medio Olona, dove è possibile stendersi sui prati per riposare o dissetarsi al bar.

Dopo Fagnano ci si addentra sempre di più nella boscaglia, passando sopra un vecchio ponte ferroviario e sotto il ponte di via Mayer, in Cairate. Da qui inizia la parte seconda del percorso, che ci porterà verso il Monastero di Torba e al borgo di Castiglione Olona

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Pubblicato il 10 Settembre 2018
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Commenti

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  1. Avatar
    Scritto da muse

    Buonasera ,
    Volevo segnalare che la ciclabile della valle olona necessiterebbe di taglio erbacce ai bordi della pista perche’ in alcuni tratti le ortiche e altre erbacce restringono il tracciato sino ad impedire il passaggio di 2 persone contemporaneamente. A chi spetterebbe la manutenzione della pista ? Ai comuni , alla provincia o alla regione?
    Grazie

    1. Orlando Mastrillo
      Scritto da Orlando Mastrillo

      Certamente ai Comuni, ognuno per il proprio tratto di competenza, ma anche alla Provincia che l’ha realizzata

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