Tutto esaurito e spettatori in piedi per la serata con Gad Lerner

L’iniziativa si intitola “Le radici antiche dei nuovi razzismi” e a discutere del tema con Lerner c'è Gilberto Squizzato, regista, scrittore e tra i promotori della rete di associazioni antirazziste, attiva in città da qualche anno

gad lerner busto arsizio molini marzoli

Posti esauriti, spettatori in piedi o appollaiati davanti alle prime file. È una serata da tutto esaurito quella organizzata dal coordinamento di associazioni e movimenti antirazzisti che fanno capo a “Bust’occhi sul mondo” con il giornalista Gad Lerner nella sala Tramogge dei Molini Marzoli. Quasi 300 le persone presenti in sala e molte sono dovute rimanere fuori per motivi di sicurezza (foto Mario Brancato).

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L’iniziativa si intitola “Le radici antiche dei nuovi razzismi” e a discutere del tema con Lerner c’è Gilberto Squizzato, regista, scrittore e tra i promotori della rete di associazioni antirazziste, attiva in città da qualche anno. L’intellettuale bustocco ha dialogato col giornalista sviscerando la situazione politica attuale e quella sociale con continui riferimenti a quanto accaduto in Europa con l’avvento dei nazionalismi. Lerner ha ripercorso anche alcuni episodi di violenza che si sono verificati negli ultimi anni contro gli stranieri, dalla strage dei senegalesi a Firenze a Traini di Macerata, fino all’omicidio del sindacalista africano Soumayla, in Calabria collegandoli al nuovo clima che si è creato prima e dopo le elezioni.

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«Pur vedendo tutte le differenze con quel periodo storico – ha detto Lerner – ci sono delle caratteristiche che si ripetono come la sfiducia nelle istituzioni, la crisi economico-finanziaria, una rincorsa al parlare alla pancia da parte di molti colleghi della stampa».

Lerner se la prende in particolare coi giornalisti che hanno soffiato sul fuoco della paura dello straniero, dell’invasione e della sicurezza: «Non faccio nomi ma c’è gente come Belpietro, Sallusti, Feltri, Cruciani che hanno rivendicato questa loro caratteristica e in qualche caso con alleati insospettabili come Confindustria e cito il caso de La Zanzara di Cruciani e di quell’utile idiota ebreo di David Parenzo o Berlusconi con le sue tv che, il giorno dopo le elezioni, ha cambiato i volti dei programmi di informazione Mediaset dopo aver regalato milioni di voti suoi alla Lega».

Infine il giornalista, che domenica sarà su Rai Tre con uno speciale di “La difesa della razza”, ha risposto alle domande del pubblico presente al quale ha anche infuso un po’ di coraggio: «C’è un’Italia che ha bisogno di guardarsi in faccia per capire come ripartire di fronte a chi sta rompendo ogni argine democratico».

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Pubblicato il 25 Settembre 2018
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