Che fine ha fatto la senatrice Bignami? “Potenzio intelligenze”
L'ex-parlamentare bustocca è tornata nella sua Borsano dove ha aperto MiracolosaMente, un centro dove metterà in pratica particolari metodologie di studio per studenti e aziende

Che fine ha fatto Laura Bignami? L’ex-senatrice, terminato il suo mandato in Parlamento iniziato con il Movimento 5 Stelle e concluso in solitaria, è tornata nella sua Borsano dove ha deciso di reinventarsi con MiracolosaMente, centro di consulenza didattica, riabilitazione, potenziamento cognitivo (es. metodo Feuerstein, Frostig) e lezioni di matematica e fisica a tutti i livelli.
La incontriamo nell’ufficio che ha aperto in via Pavia 14/b diviso a metà con Movimento X, la sua creatura politica che è riuscita a correre alle elezioni di Busto Arsizio (dove, però, non ha ottenuto consiglieri eletti, ndr) e a Legnano dove ha eletto un consigliere comunale.
Ci mostra la sua laurea in fisica e gli attestati che certificano la frequenza dei corsi e la abilitano all’utilizzo del metodo Feuerstein, dal nome del pedagogista ebreo che lo applicava ai bambini usciti dai campi di concentramento. Secondo questo metodo, l’intelligenza non è un tratto ereditato geneticamente e perciò immutabile; è invece uno stato, risultato di diverse componenti, di cui quella genetica non è la sola né la più importante: «Questo metodo è rivolto a tutti che siano adulti, aziende o ragazzi con problemi cognitivi. Io mi metto a metà strada tra chi insegna e chi impara. Si usano strumenti tradizionali e consiste nel conoscere i processi cognitivi per cambiarli».
Nella parte dell’ufficio dedicata al Movimento X c’è spazio anche per qualche memorabilia come il testo della sua legge che riporta le firme di decine e decine di colleghi. Nessuna nostalgia della vita da parlamentare? «Non ho particolare nostalgia ma mi dispiacerebbe se il lavoro fin qui svolto non dovesse avere un seguito. In particolare spero che vada avanti il percorso iniziato con la figura del caregiver. Ora c’è un ministro dedicato al tema e speriamo che abbia la sensibilità necessaria».
È comunque un lavoro che ha fatto con passione: «Sì, ho cercato di rendermi utile dalla mia posizione. L’unica cosa che mi manca della politica è non poter proporre le mie idee». La nuova vita di Laura, adesso, è tutta dedicata al suo nuovo progetto anche se la politica rimane lì, nell’ufficio affianco allo studio, in attesa di nuove opportunità.
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