Per i giovani leghisti un’estate di incontri fra la destra euroscettica d’Europa
L'ultimo in Germania con “Junge Alternative Bayern”, la sezione giovanile bavarese di “Alternative für Deutschland”. Quadri: "guardiamo alle elezioni europee"
La “Lega delle leghe”, l’”Internazionale populista”, la “Lega d’Europa”. Quale che sia il suo nome quel progetto politico che in molti cercano di scorgere ricomponendo il puzzle della strategia di Matteo Salvini appare chiarissimo se si seguono i rapporti che i giovani della Lega stanno intessendo con le sezioni giovanili dei partiti della destra radicale di vari paesi d’Europa.
Gli ultimi incontri dei militanti della Lega Giovani, guidati dal responsabile esteri MGP, il varesino Davide Quadri, si sono appena conclusi in Germania con “Junge Alternative Bayern”, la sezione giovanile bavarese di “Alternative für Deutschland” e in Svizzera con UDC.
AFD è il partito populista di estrema destra che in Germania si è messo alla testa delle rivendicazioni contro Euro e immigrazione e che, secondo quanto ha rilevato un sondaggio di pochi giorni fa commissionato da Zdf (la seconda televisione tedesca), avrebbe raggiunto consensi record che lo attesterebbero al 17% delle intenzioni di voto.
Un incontro che segue quelli che si sono susseguiti quest’estate prima con Génération Nation, la giovanile di Rassemblement National (nuovo nome con il quale è stato ribattezzato il Fronte Nazionale di Marine Le Pen in Francia) e poi coi giovani fiamminghi del Vlaams Belang Jongeren.
Secondo quanto spiegano gli stessi giovani leghisti
“il percorso di intesa della Lega Giovani con i gruppi giovanili degli altri movimento populisti europei ha lo scopo di creare una rete di collaborazione tra le diverse organizzazioni politiche, così da poter gettare le basi valoriali e concrete dell’Europa di domani. Ovvero, l’Europa dei Popoli, che finalmente non sarà più solo un’idea astratta, ma diventerà un progetto concreto, grazie alla forza e alla determinazione della base giovanile del partito di Salvini”.
L’obiettivo è chiaro: le elezioni europee di maggio 2019: “si tratta del primo voto – spiega il Responsabile federale Esteri della Lega Giovani – dopo la crescita dei movimenti populisti europei e lo storico risultato leghista nel nostro Paese, con la conseguente nascita del Governo del Cambiamento. È l’occasione per cambiare finalmente l’Europa”.
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