La nuova campagna di Ivan Basso: “Parlare agli automobilisti per salvare i ciclisti”
È pronta a partire la nuova campagna di sicurezza stradale per i ciclisti a Gallarate che quest'anno si rivolgerà agli automobilisti

Mantenere sempre le distanze, usare le frecce, stare attenti a quando si svolta a destra o a quando si apre la portiera. Sono queste alcune delle nuove regole di Ivan Basso per vivere la strada in sicurezza. Il campione del ciclismo ha infatti presentato la nuova serie di cartelli che riempiranno le strade di Gallarate per la campagna “usa la bicicletta in sicurezza”.
«La strada è di tutti e quindi dobbiamo fare in modo di viverla in modo tranquillo e sereno» dice Basso mentre presenta i nuovi 10 cartelli sui quali saranno presenti consigli per gli automobilisti. «L’anno scorso ci siamo rivolti direttamente a chi usa la bici ma quest’anno abbiamo voluto allargare il raggio d’azione alle auto per sensibilizzare anche loro» perchè «quello che dobbiamo ricordarci è che il ciclista è sempre un utente debole della strada». In tutto questo «non vogliamo sostenere che il ciclista sia sempre bravo e l’automobilista mai, solo che uno è corazzato e l’altro no», puntualizza il Commissario Mauro Adamati.
Saranno 22 i manifesti che verranno appesi per la città e andranno ad aggiungersi ai 22 già presenti dallo scorso anno «così andremo a parlare sia agli automobilisti che ai ciclisti», spiega l’assessore Francesca Caruso. «Un progetto che continua forte anche dei tanti premi e riconoscimenti che abbiamo preso in questo anno -continua Caruso-, segno che siamo sulla strada giusta». Anche perchè oltre ai cartelli la campagna -che quest’anno è supportata anche da ACI e Regione Lombardia- è accompagnata da lezioni nelle scuole ed eventi di sensibilizzazione «tra cui anche la pedalata con Ivan Basso, una cosa che riproporremo in primavera».
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Da automobilista e cicloturista condivido in toto la campagna di sensibilizzazione di Basso. Nel nostro Paese purtroppo la considerazione da parte degli automobilisti nei confronti dei ciclisti (e motociclisti) è quasi pari a zero e questo è molto grave ed estremamente pericoloso. Tedeschi, olandesi e francesi hanno un’altra cultura in questo senso, ed ho potuto constatarlo personalmente quest’estate sulle strade provinciali del lago Maggiore. Ti rispettano, sorpassano ad una distanza minima di 2 metri con tanto di freccia! L’educazione stradale dovrebbe iniziare già a scuola e poi anche e soprattutto a livello di scuola guida; saremmo tutti più sicuri e tranquilli!