Musica per il sostegno dell’apprendimento
Open day sabato 15 settembre per l'Accademia musicale Papillons chepropone percorsi di avvicinamento alla musica dedicati ai bambini, anche con disabilità specifiche dell'apprendimento
Nuove proposte e nuove sfide per l’Accademia musicale Papillons di Sant’Ambrogio che nel pomeriggio di sabato 15 settembre, dalle 15.30 alle 17.30 invita grandi e piccini a provare gli strumenti e a conoscere gli insegnanti negli spazi della scuola, al civico 2 di via Robarello.
Oltre al canto e allo studio dello strumento (pianoforte, chitarra, basso, violoncello, violino, sax, clarinetto, tromba e fisarmonica), la scuola presta particolare attenzione all’avvicinamento alla musica dei bambini in età scolare e prescolare.
Pensati per i più piccoli, dai 3 ai 6-7 anni sono i percorsi mamma e bambino di ritmia, quello dedicato al gioco con la voce, per imparare ad usarla e a cantare in un coro di voci bianche e, novità assoluta, il corso “Scuola facile: musica per il sostegno all’apprendimento”. Si tratta di un percorso ideato e condotto da Simona Fassini, musicista con una formazione pedagogica particolare, che ha messo a punto un percorso adatto a tutti i bambini, anche quelli con difficoltà specifiche dell’apprendimento come dislessia, disgrafia e discalculia. L’idea è quella che a partire dal suono e dall’ascolto, si possano attivare dei sistemi di apprendimento basati sulla fantasia e sulla creatività che si rivelano utili anche sui banchi di scuola. “Siamo convinte che la musica deve essere parte della formazione di base della persona – spiega Mariachiara Ferraro (Maestro in Violino), cofondatrice della scuola assieme a Corinna Sinigaglia (Maestro in pianoforte) – La musica viene spesso relegata a mero divertimento, ma in realtà è un linguaggio che accompagna la crescita globale del bambino, la sua persona e come tale andrebbe insegnata e coltivata anche nelle scuole di ogni ordine e grado, a partire dalla prima infanzia, come avviene nel Nord Europa”.
Quello proposto è un approccio libero e giocoso di avvicinamento alla musica, al ritmo e agli strumenti, dalle piccole percussioni alla voce e, a partire dall’età scolare, alla lettura. “In questo modo il bambino sviluppa autonomamente la curiosità verso gli strumenti. Comincia così a conoscerli e sperimentarli prima di scegliere quello giusto, quello con cui si trova meglio e che vorrà imparare a suonare”.
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