Openjobmetis travolta da un’Olimpia formato Eurolega
Non c'è partita nella finale del memorial "Giani" di Castelletto: James è spiritato, Milano domina Varese 106-72. Caja: "In questo momento loro sono di un altro campionato"
Se sabato la Openjobmetis aveva dato una lezione durissima a Biella nella semifinale del memorial “Giani” di Castelletto Ticino, la finale giocata contro Milano ha riservato alla squadra di Caja il medesimo trattamento ma a parti invertite. Varese è stata letteralmente bullizzata (106-72) da un’Olimpia che – nonostante qualche assenza – appare già in forma clamorosa in vista del doppio impegno campionato-Eurolega.
La squadra di Pianigiani non è solo apparsa più potente e muscolosa – e questo si sapeva – ma pure più organizzata, feroce e determinata dei varesini, forse spaventati in avvio dalla pioggia di triple messe a segno dagli avversari (alla fine per Milano sarà 50% dall’arco), e poi mai in grado di riprendersi, se non per qualche breve tratto di serata.
Insomma una Caporetto nel primo derby stagionale, che nessuno si aspettava in queste dimensioni. Poco da dire sui singoli: forse il solo Cain e, a tratti, Tambone hanno giocato come ci si attendeva. Per tutti gli altri c’è una pagella negativa: Archie va e viene, Moore è poco impiegato, Scrubb non converte la volontà (bene almeno a rimbalzo offensivo) in canestri e fatturato. E poi Avramovic, messo nel mirino dalla difesa avversaria e travolto lungo tutto l’arco della gara da un basket stasera apparso più grande di lui.
A livello collettivo i biancorossi hanno almeno cercato con costanza il dialogo, specie per servire palla sotto canestro. Però le percentuali non sono state esaltanti (Varese le ha migliorate solo nell’ultimo periodo), mentre la difesa non ha sofferto solo i chili ma anche e soprattutto una circolazione di palla milanese davvero precisa, rapida e chirurgica. Con un Mike James davvero fenomenale e meritatamente MVP del torneo.
CAJA: “DUE CAMPIONATI DIVERSI”
Attilio Caja non può che incassare il duro verdetto del campo e ammettere una superiorità schiacciante da parte dell’AX Echange nel primo derby stagionale. «Non scopriamo ora le differenze tra le due squadre, e in questo momento siamo formazioni di due campionati diversi. Loro hanno grande fisicità ma sono stati anche molto precisi, visto che alla fine del terzo periodo erano al 60% da 3 punti. Paradossalmente noi, che siamo meno stazzati, abbiamo cercato di più il gioco interno, e per quanto mi riguarda questa è una cosa positiva che abbiamo provato a mettere in pratica. Poi, se non era un test probante quello con Biella, non lo è neppure questo con Milano: James è un giocatore top di Eurolega e lo ha dimostrato, Kuzminskas viene dalla NBA e stasera queste cose si sono viste. Andiamo avanti per la nostra strada».
LA PARTITA
Un primo quarto con otto triple segnate da parte di Milano indirizza già nettamente la gara a favore dell’Olimpia, molto brava a far girare palla oltre che – ma questo era scontato – strapotente a livello fisico. Bertans, Micov e James sono i cecchini che danno all’AX il primo vantaggio mentre la Openjobmetis dà l’impressione di spaventarsi davanti all’intensità avversaria. Ne esce un periodo disastroso su ambo i lati, con il solo Scrubb a trovare qualcosa di buono. Il 33-12 sulla sirena dice già tutto.
Nel secondo tratto di gara si rivede Varese: nulla di clamoroso, ma almeno i biancorossi muovono il punteggio, reggono gli urti sotto canestro e trovano almeno qualche giocata per mandare a canestro i lunghi. Il divario però resta siderale, perchè l’Olimpia continua a far fuoco con tutti gli effettivi a partire da James, autore della bomba clamorosa che chiude sul 59-33 la prima metà di partita.
James e Micov non calano di una virgola la loro intensità dopo l’intervallo, e il loro show porta tra l’altro una tripla in transizione del serbo su assist dietro schiena del play. Tambone, preferito ancora a lungo a Moore, replica con coraggio ma anche in questo spezzone la differenza è tanta, specia quando Cain va a rifiatare in panca. James, indiavolato, si prende pure il lusso di segnare allo scadere per la seconda volta, stavolta da metà campo. Oceanico il punteggio: 88-47.
L’ultimo quarto serve per rivedere l’ex Waller – aggregato a Milano – in campo e per rimontare qualche lunghezza sul tabellone, mentre Kuzminskas va a prendersi il titolo di top scorer a suon di triple. Tambone invece si garantisce qualche applauso con gli ultimi punti della sua serata, uno dei pochi a non uscire del tutto travolto dal PalaEolo. Per Varese invece, il referto è durissimo (106-72).
AX ARMANI EXCHANGE MILANO – OPENJOBMETIS VARESE 106-72
(Parziali: 33-12, 59-33; 88-47)MILANO: James 19 (1-3, 5-9), Bertans 9 (3-5 da 3), Micov 18 (1-3, 5-7), Brooks 8 (1-1, 2-2), Gudaitis; Waller 3 (1-7 da 3), Della Valle 9 (2-3, 1-5), La Torre (0-1 da 3), Fontecchio 9 (2-3, 1-5), Tarczewski 4 (2-3), Kuzminskas 21 (1-1, 6-9), Ortner 6 (2-4). All. Pianigiani.
VARESE: Moore 6 (2-5 da 3), Avramovic 4 (1-3, 0-3), Scrubb 13 (2-7, 2-5), Archie 9 (3-6, 1-3), Cain 8 (4-9); Iannuzzi 6 (1-2), Natali (0-1), Bertone 10 (2-5, 2-3), Verri ne, Tambone 11 (1-1, 3-4), Bertoglio ne, Ferrero 5 (2-5, 0-3). All. Caja.
NOTE. Da 2: M 12-21, V 16-39. Da 3: M 24-48, V 10-26. Tl: M 10-14, V 10-15. Rimbalzi: M 36 (9 off., Tarczewski, Brooks 6), V 39 (13 off., Scrubb 11). Assist: M 28 (James 10), V 14 (Avramovic 5). Perse: M 5 (Kuzminskas 2), V 10 (Scrubb 3). Recuperate: M 3 (Kuzminskas 2), V 4 (Archie 2). Usc. 5 falli: nessuno.
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