Rete55 restituirà, non si sa quando, il prestito al Molina

"Rete55 chiede di poter restituire anticipatamente il prestito obbligazionario". Nel testo si parla di un incontro con i nuovi vertici che entreranno in carica solo nel 2020

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La vicenda dei prestiti del Molina continua a tener banco insieme con la questione della governance della fondazione.

Nel nuovo capitolo di quella che sembra una vera e propria saga, si inserisce un comunicato stampa di Rete 55. “In data odierna, – a firma del suo amministratore Lorenzo Airoldi – a seguito del comunicato emanato da Fondazione Molina in data 1 Agosto 2018, nel quale il Commissario Straordinario, dottor Carmine Pallino, rende noto di aver affidato ai legali della Fondazione Molina mandato di verificare l’opportunità di richiedere a Rete55 la restituzione di quanto erogato a fronte del prestito obbligazionario, Rete55 Evolution – al fine di tutelare la propria immagine, gravemente danneggiata, e la propria attività, gravemente interferita – chiede ai nuovi vertici dell’ente, che si insedieranno dopo il bando emanato dal Comune di Varese, un urgente e immediato incontro per definire le modalità di restituzione anticipata del prestito obbligazionario sottoscritto il 12 Novembre 2015″.

Una comunicazione che si presenta ad effetto con un titolo forte che afferma: “Rete55 chiede di poter restituire anticipatamente il prestito obbligazionario”. Questo sembrerebbe molto chiaro e definito. Poi nel testo si parla dei “nuovi vertici dell’ente, che si insedieranno dopo il bando emanato dal Comune di Varese”. Qui il primo inghippo non da poco perché l’attuale CdA della Fondazione non è decaduto e resterà in carica fino al 25 marzo del 2020. Questo salvo che i consiglieri e il presidente Campiotti non decidano di dimettersi. Al momento il sindaco di Varese non ha chiesto nessuna azione all’attuale CdA e il governo dell’ente è commissariato proprio a seguito di indagini sui famosi prestiti a Rete55 e a Mata spa. Il bando del comune arriva quindi con quasi due anni di anticipo.

Il secondo aspetto è la richiesta di Rete55 ai nuovi vertici, quindi dopo marzo 2010, per “un urgente e immediato incontro per definire le modalità di restituzione anticipata del prestito obbligazionario sottoscritto il 12 Novembre 2015”.

Ora la domanda sorge spontanea: se si vogliono restituire anticipatamente i 450mila euro avuti in prestito nel 2015, perché aspettare tutta questa trafila e non farlo subito? 

Sul fronte della governance invece, si attende una presa di posizione di Ats Insubria sull’operato dell’attuale commissario Carmine Pallino, che nel frattempo oltre a quanto annunciato ad agosto nei confronti di Rete55 e Mata spa anche in termini legali, ribadisce che “sulla base del decreto sindacale dell’allora Sindaco Avv. Fontana del 26/02/2015 n. 4 (nomina nuovo Consiglio di Amministrazione), della deliberazione della Fondazione Molina del 25/03/2015 n. 3 (insediamento Consiglio di Amministrazione), nonché dell’art. 10 dello Statuto della Fondazione, la data di scioglimento coincide rispettivamente con quella di insediamento dell’Organo, quindi dopo 5 anni, il 25/03/2020”.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Settembre 2018
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