Rossetti risponde a Verderio: “Ecco cosa abbiamo fatto con la Sap”

Generico 2018

«Le accuse di Verderio “nel triennio SAP non ha fatto nulla!!!”, sono generiche, infondate ed offensive». L’ex presidente della Sap di Lonate Pozzolo, Giovanni Rossetti, interviene con una lettera a tutti i consiglieri comunali, per difendere l’operato dell’azienda comunale. Riceviamo e pubblichiamo il documento inviato ai consiglieri, accompagnato anche da una foto che testimonia le condizioni odierne di un punto “famigerato” per i casi di abbandono di rifiuti.

A seguito della discussione avvenuta in occasione della riunione Consigliare dello scorso 30 luglio dove, da parte di un Consigliere di minoranza, è stato sommariamente messo in discussione tutto l’operato della SAP S.r.l., con particolare riferimento alla mia persona in qualità di Vicepresidente dell’epoca, ritengo doveroso esporre sinteticamente quanto di seguito evidenziato.

Cronistoria dell’operato di SAP
mandato 06/2015 – 06/2018
Carabelli Roberto PRESIDENTE,
Rossetti Giovanni VICEPRESIDENTE.

Oltre alla gestione ordinaria dell’azienda con le sue innumerevoli problematiche quotidiane relative al personale, gestione infortuni, manutenzione mezzi, relazioni con Enti, organizzazione raccolta rifiuti, rapporti con SEA, contabilità, gestione settore pubblicità, gestione riscaldamento scuole e casa di riposo, gestione settore acquedotto, ecc. ed eventi di carattere straordinario quali la cessione del ramo d’azienda alla società Alfa, alla trasformazione della società in SRL, ecc. sintetizzo alcuni aspetti trattati dal CDA in questo triennio suddividendoli per settore, evidenziando i risultati ottenuti ed i programmi impostati.

SETTORE ACQUA:

Analisi della situazione trovata dopo il mio insediamento, riscontro della mancata esistenza dell’Autorizzazione Provinciale di derivazione acqua del campo pozzi dei Molinelli e Tornavento (pratica ferma dal 2004 e mai conclusa).
Incaricato studio di geologia completamento pratica. Analisi del problema, definizione degli adempimenti mancanti, deposito relazione dettagliata presso l’Amministrazione Comunale per l’ottenimento dell’autorizzazione di derivazione acque (materia non di competenza SAP ma eseguita comunque per risolvere una problematica di competenza degli uff. tecnici comunali).

Analisi della situazione dei pozzi dismessi nel comune di Lonate Pozzolo.
Riscontro del mancato adempimento della messa in sicurezza e sigillatura prevista per legge entro tre anni dal fermo pozzo (5 pozzi inattivi da anni, Via Adua, Del Don, Cavour, Colombo, quattro strade). Incaricato studio di geologia per pratica burocratica. Analisi del problema, definizione degli adempimenti mancanti, deposito relazione dettagliata presso l’Amministrazione Comunale (materia non di competenza SAP ma eseguita comunque per risolvere una problematica di competenza degli uff. tecnici comunali).

Analisi della situazione del pozzo di Tornavento.
Verificato che trattasi di un pozzo obsoleto, poco profondo (61 m.) che emunge dalla prima falda non potabile, per questo dotato di filtri a carboni attivi, costosi da mantenere e delicati da controllare.
Riscontrato che trattandosi di un pozzo ad uso idropotabile ed ai sensi dell’art. 94 c.3 DLgs/a5206 e prec. “la zona di tutela assoluta è costituita dall’area immediatamente circostante le captazioni o derivazioni e, ove possibile, per le acque superficiali, deve avere un’estensione di almeno dieci metri di raggio dal punto di captazione, deve essere adeguatamente protetta e deve essere adibita esclusivamente a opere di captazione o presa e ad infrastrutture di servizio”.
Costatato che per il pozzo in esame tale area non è assolutamente rispettata, anzi la sommità della cameretta di avanpozzo è adibita a posteggio pubblico e la presenza di auto ostacola se non addirittura impedisce l’accesso all’area di intervento in caso di necessità e In caso di sversamenti o perdite di carburante od olii da autovetture sicuramente si verrebbe a creare una situazione di grave pericolo.
Si è valutato con i geologi consulenti che la soluzione più vantaggiosa e sicura sarebbe stata la chiusura del pozzo.
Si è pertanto messo in atto un sistema di clorazione aggiuntiva alla base del condotto alternativo che dal campo pozzi Molinelli porta acqua a Tornavento permettendo così di chiudere il pozzo di Tornavento, pompando acqua alla frazione dal campo pozzi in totale sicurezza.
Incaricato studio di geologia per predisporre relazione sulla situazione. Depositata relazione dettagliata presso l’Amministrazione Comunale per sigillatura (materia non di competenza SAP ma eseguita comunque per risolvere una problematica di competenza degli uff. tecnici comunali).
AD OGGI TALE INTERVENTO NON E’ ANCORA STATO ATTUATO, NEPPURE UN MINIMO DI CONFINAMENTO PROVVISORIO DELLA CAMERETTA AVANPOZZO. IN CASO DI SVERSAMENTO ACCIDENTALE CI SARANNO RESPONSABILITA’ PENALI A CARICO DELL’AMMINISTRAZIONE COMNALE!

Modificato il sistema di clorazione presso la vasca di compenso alla base della discesa dei molinelli (dal campo pozzi Molinelli, l’acqua viene pompata in una grande vasca di compenso in calcestruzzo dove, altre pompe attingono e rimandano l’acqua a Lonate e Ferno)
Rispetto al passato dove la clorazione avveniva in modo empirico a valle della vasca, si è preferito effettuare la clorazione in vasca al fine di avere risultati costanti e facilmente controllabili.
Con l’occasione si è provveduto alla pulizia e bonifica del vascone tramite ditta specializzata.
Tutte queste operazioni sono state eseguite anche in vista della cessione del ramo d’azienda alla società Alfa al fine di garantire una maggior facilità di gestione del bene pubblico acqua che noi cittadini andremo poi ad utilizzare (cessione concretizzatasi nel gennaio 2018).

FOGNATURA:

Analisi della situazione DELLA VASCA DI RILANCIO DI Tornavento.
Verifica delle problematiche legate alla esondazione dei reflui che si verificano a seguito di piogge importanti.
Modifica delle procedure di pulizia ponendo maggiore attenzione alla sicurezza del personale operante.
Analisi del problema e constatazione che tali eventi si erano intensificati a seguito della realizzazione degli immobili di cui all’accordo di programma che a permesso la realizzazione del complesso AVIOPORT (50.000 mq di capannoni oltre a 6000 mq di uffici ed altre strutture di servizio)
Verifica della convenzione che al punto 5) prevede a carico dei soggetti attuatori la realizzazione di rete acque chiare, rete acque nere, vasca volano impianto di sollevamento e reti di scarico.
Relazionato quanto emerso all’Amministrazione Comunale al fine di porre in essere le opportune verifiche della corretta esecuzione delle opere previste e dei collaudi ecc. che, a mio avviso, sono causa delle problematiche riscontrate.

TUTTE QUESTE PROBLEMATICHE SONO STATE EVIDENZIATE ALL’AMMINISTRAZIONE NEL PERIODO DELLA GESTIONE COMMISSARIALE MA NULLA AD OGGI E’ STATO FATTO!

RACCOLTA RIFIUTI:

Istallazione su tutti i mezzi SAP di dispositivi GPS per rilevamento percorsi giornalieri (finalità: controllo, miglioramento del servizio a seguito analisi dei percorsi, possibilità di verifica e riscontro in caso di contestazioni)
Attuazione di tutta una serie di accorgimenti e controlli che hanno portato ad un innalzamento di circa DIECI PUNTI della percentuale di raccolta differenziata (giugno 2018 = 67%).
Modifica delle modalità di raccolta nelle aree industriali sostituendo furgoncini che dovevano fare spola fino alla piattaforma per poi scaricare nei compattatori scarrabili dove poi dovevano essere ripresi e portati al luogo di riciclo o smaltimento (inefficienze legate ai tempi di esecuzione, possibilità di perdita di carico, attese, costi carburante ecc.) con l’impiego di un autocarro autocompattatore di grandi dimensioni che dopo il riempimento si recava direttamente al luogo di destinazione finale).
Verificata la maggiore efficienza di questa modalità operativa era nei nostri programmi di adottare questo metodo anche per le zone periferiche dei paesi, noleggiando un ulteriore compattatore tre assi in alternativa ai furgoncini (occorrono stanziamenti comunali per il cambiamento, che comunque, da una simulazione costi/risparmi, entro un anno il maggior costo si sarebbe ripagato con i risparmi derivanti da tale efficientamento).

Informatizzazione della gestione FORMULARI, MUD e ORSO.
In passato si è sempre proceduto manualmente con enormi perdite di tempo con impossibilità di avere le situazioni in tempo reale ed una forte probabilità di commettere errori di trascrizione.

Per il servizio raccolta SEA effettuato test con autocompattatore “3 assi” con capacità di carico di oltre doppio rispetto all’attuale mezzo, i risultati hanno evidenziato che la scelta proposta avrebbe dato risultati di risparmio ed efficienza in quanto avrebbe ottimizzato volumi e tempistiche di raccolta, ridotto i viaggi di conferimento rifiuti all’impianto ACCAM, riorganizzato i giri di raccolta e recuperato produttività con il personale. (Iniziativa in attesa di attuazione per resistenze varie).

CONTROLLO SACCO INDIFFERENZIATO ED ABBANDONI

Proposta e attuata una procedura di rilevamento e controllo dei rifiuti abbandonati in collaborazione con l’Ufficio Tecnico ed il Comando dei Vigili Urbani.
Proposta e attuata procedura di controllo settimanale del contenuto del sacco indifferenziato in collaborazione con l’ufficio tecnico ed il Comando dei Vigili Urbani.

ACQUISTI E GARE APPALTO:

Introdotto il sistema di gare d’appalto per assegnazione servizi quali:
MANUTENZIONE VIA GAGGIO, MANUTENZIONE CIMITERI, SERVIZIO SPAZZANEVE E SPARGISALE (con introduzione nel bando di gara dell’obbligo per i fornitori del servizio di giustificare con tracciati GPS i percorsi effettuati).
Abbattimento costi e risparmi ottenuti nell’odine del 30% rispetto al passato.
Introdotto il sistema della verifica prezzi con comparazione tra più fornitori per acquisti OLI E LUBRIFICANTI, VESTIARIO, MANUTENZIONE MEZZI DI PROPRIETA’ ECC. conseguendo abbattimento costi e risparmi nell’odine del 50% rispetto al passato.

SETTORE CONSULENZE:

Sostituzione Direttore Tecnico con una nuova figura di Direttore del Personale. Risparmio realizzato circa 40.000,00 Euro anno (questo è stato possibile anche grazie ad un maggior impregno del Consiglio di Amministrazione).
Sostituzione consulente paghe, risparmio realizzato Euro 7.400,00
Sostituzione medico del lavoro, risparmio realizzato Euro 2.600,00
Riduzione compensi all’organo di vigilanza Euro 5.000,00

PIATTAFORMA DI LONATE POZZOLO:

Sistemata zona raccolta olii, dotazione di scale per facilitare accesso, rivestimento con piastrelle lavabili muri perimetrali (piastrelle fornite gratuitamente dal sottoscritto!).
Sistemazione zona cassone con realizzazione di parapetti anticaduta a norma di legge.
Modificato cassone deposito lavatrici e forni per una migliore gestione operazioni di conferimento, compattatore carta riposizionato in buca.
Rinegoziazione con l’ATO delle imposizioni per la raccolta acque prima pioggia, proposta di nuovo tracciato sfruttando il bacino di raccolta acque esistente; (soluzione che ha permesso di risparmiare DECINE DI MIGLIAIA DI EURO, rispetto alla soluzione avvallata dall’ex Direttore Tecnico!!!), il tutto realizzato in pochissimo tempo con spesa irrisoria.

PERSONALE DIPENDENTE:

Negli anni precedenti si sono generate dinamiche gestionali sicuramente non in linea con una normale organizzazione aziendale, scarso controllo sul lavoro, straordinari fuori controllo (fino a 800 ore/anno per alcuni dipendenti in presenza del limite di legge di 250 ore/anno), nessuna timbratura ne controllo sulla pausa pranzo, autisti che quotidianamente si recavano “in pausa pranzo” presso la propria abitazione con il mezzo aziendale per oltre un’ora.
Si sono messi in atto interventi riorganizzativi attuati al fine di introdurre una corretta e adeguata gestione del personale e delle attività:

Pubblicazione e consegna del regolamento aziendale e delle circolari collegate con definizione delle regole generali nel rapporto tra SAP e dipendenti, in modo da uniformare trattamento e comportamento (pur nell’ambito di riconosciute differenze di scopo del lavoro, di ruolo, di trattamento economico, ecc.) al fine di regolarizzare e disciplinare lo svolgimento dell’attività lavorativa
Incontri di formazione con dipendenti
Predisposizione procedure operative e mansionari
Modulistica rilevazione attività e richieste giornaliere
Normata la pausa pranzo contrattuale di 30 minuti
Obbligo di timbratura (inizio/fine) pausa pranzo
Divieto di utilizzo del mezzo aziendale per pausa pranzo alla propria abitazione
Predisposizione piano d’intervento integrato con rielaborazione della programmazione risorse e rimodulazione presenze in base all’effettiva necessità di servizio
Introduzione della figura del “capo squadra” in tutti gli ambiti operativi a supporto delle attività e per una migliore gestione delle risorse in servizio
Inserimento di nuove risorse a copertura dei periodi di ferie estive e natalizie per poter garantire i servizi in maniera costante e nel rispetto delle convenzioni/contratti in essere
Ripristino di rapporti funzionali e diretti con le committenti, riorganizzazione dei servizi aeroportuali con aumento dell’efficienza e relativo apprezzamento del servizio da parte di SEA
Predisposizione di programma attività lavorative settimanali rimodulati in base alle reali esigenze a rotazione sulle postazioni e riprogrammati i presidi
Introdotto la figura del supporto responsabile mezzi, con procedura di rilevazione e comunicazione anomalie e il controllo degli interventi effettuati
Introdotta la gestione e il controllo sull’utilizzo dei materiali di consumo
Introdotta modalità di richiesta e del controllo degli straordinari
Attuato l’ampliamento del contratto SEA per il servizio “pulizia landside” presso l’aeroporto di Malpensa con riorganizzazione delle attività e rimodulazione delle aree di intervento
Eliminata la modalità di erogazione “premio a pioggia” (a tutti = per tutti) e introdotto un piano di “Valutazione Individuale Annuale” parametrato su:
effettiva prestazione individuale (presenza/assenteismo)
situazione disciplinare (provvedimenti)
danneggiamento beni
A seguito del risultato ottenuto è stato erogato un importo differente ad ogni singolo dipendente in base ai risultati raggiunti (modalità premiante) e ridistribuito agli stessi, in base al livello di premio raggiunto, quanto non erogato ai dipendenti “meno performanti” che in alcuni casi hanno ottenuto premio 0, il tutto attraverso lo strumento del “Welfare aziendale” in modo che si è ottimizzato il costo dell’intervento garantendo “importo erogato=costo azienda”, obiettivo non secondario in quanto società partecipata.
Questi interventi hanno permesso di efficientare la gestione dei servizi, di ristabilire un corretto rapporto azienda-dipendente, di recuperare risorse attraverso il corretto utilizzo del personale, di ridurre il monte ore straordinari individuale e il costo degli stessi, permettendo di creare nuovi posti di lavoro e l’effettuazione delle attività con ore di lavoro ordinarie, quindi secondo normative e contratti applicati, oltre a produrre un notevole recupero economico anche dalla gestione materiali e manutenzione.
Nel contempo si è raggiunto un livello di assenteismo accettabile e in linea con i normali valori medi contrattuali.
Di seguito alcuni valori di confronto tra gli anni 2016 e 2017:
• ore ordinarie + 4,3 %
• ore straordinarie – 17,5 %
• assenteismo – 52,4 %
• diminuzione costo orario operai – 0,35 % (in costanza di aumento CCNL di 0,50%)

In relazione alla tipologia dell’attività di raccolta RSU, tenuto conto delle rilevazioni e della concreta necessità organizzativa delle risorse, si è evidenziata che per garantire un grado di efficienza della spesa corrente sarebbe opportuno inserire la modalità di raccolta con la rimodulazione dell’attuale distribuzione oraria sviluppata su 5 giorni di 8 ore, passando ad una distribuzione di 6 ore/die su 6 giorni (dalle 6,00 alle 12,00) ovviamente mantenendo invariate le correnti condizioni contrattuali e retributive.
In questo modo si utilizzerebbe al meglio il potenziale organizzativo delle risorse, si potrebbe recuperare efficienza andando a tagliare i tempi d’inattività che sono fisiologici per la specifica tipologia di attività.
Inoltre con questa rimodulazione dell’orario di lavoro, a fronte di un concreto recupero di produttività, si otterrebbe addirittura un sensibile risparmio economico teorico del 3,75% circa rispetto alla situazione attuale, senza contare la possibilità di introdurre una raccolta differenziata settimanale più funzionante in quanto si potrebbero differenziare le tipologie di raccolta tra privata e aziende (questa iniziativa nella quale credevo molto, non è stata attuata in quanto non condivisa all’interno del CDA)

PROPOSTE INOLTRATE ALLA PRECEDENTE AMMINISTRAZIONE COMUNALE, ACCETTATE DALL’ALLORA ASSESSORATO COMPETENTE, BLOCCATE DALLA GESTIONE COMMISSARIALE A SEGUITO DEL RITIRO DEI FONDI GIA’ STANZIATI O, COME PER IL REGOLAMENTO O L’ELENCO DEGLI R.S.A.U. PER MANCANZA VOLONTA’.

Istallazione sul territorio del comune di Lonate Pozzolo di microcompattatori di lattine e bottiglie di plastica, da dislocare vicino alle casette dell’acqua, dove introducendo materiali riciclabili si sarebbero ottenuti buoni per acquisti di beni da definire.
Introduzione del sacco tracciato per la raccolta porta a porta dell’indifferenziato distribuito gratuitamente a tutte le famiglie.
(A FERNO E’ STATO ATTUATO ED IN POCHI MESI LA PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA E’ PASSATA ALL’80% !!!)

Modifica del controllo accessi piattaforma con istallazione di nuovi software e lettori tessere CRS (tessera sanitaria) che avrebbe permesso anzitutto di evitare costo di nuove tessere, di interfacciarsi con database della TARI, di consentire l’accesso ai soli residenti ed in regola col pagamento della TARI, il tutto sempre finalizzato dell’approdo in futuro ad una tariffa puntuale (pago quello che smaltisco).
Raccolta settimanale di carta, plastica e vetro.
Apertura piattaforma anche la domenica mattina.
Allungamento orario di almeno un’ora dell’apertura nei giorni feriali. (da verifiche sul campo si è rilevato che la maggior parte degli abbandoni all’esterno della piattaforma avviene entro le ore 20.00)
Analisi fattibilità ed analisi dei costi per esternalizzazione della gestione piattaforma al fine di ridurre il fenomeno degli smaltimenti non conformi da parte delle imprese (problematica che richiederebbe troppo tempo per essere spiegata in poche righe).
Riscrittura del REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLA PIATTAFORMA ECOLOGICA COMUNALE inserendo nuove procedure e regole comportamentali sia per il personale SAP che per gli utenti in particolare per la gestione delle UTENZE NON DOMESTICHE con specifici riferimenti al D.Lgs n. 152/2006.
Introduzione di quantitativi massimi smaltibili dalle utenze per rifiuti non riciclabili (attualmente non vi sono limiti e non vi è neppure possibilità di controllo, non avendo un software che gestisce gli accessi)

Riscrittura dell’elenco dei R.S.A.U. allegato al regolamento I.U.C come previsto dal D.Lgs n. 152/2006 al fine di restringere la possibilità di smaltimento di materiali derivanti dai processi produttivi aziendali, causa del forte incremento dei costi di smaltimento a carico della collettività.
Lonate Pozzolo ha una vasta zona dedicata alle industrie e pertanto con grande vocazione per la produzione di rifiuti assimilabili agli urbani smaltiti dalle industrie, pertanto ci troviamo in una situazione molto diversa rispetto ad altri comuni limitrofi, ad esempio Ferno, che a parità di condizioni ha una percentuale di raccolta differenziata sempre maggiore rispetto a Lonate, avendo una zona industriale nettamente meno vasta e quindi di minore impatto sullo smaltimento dell’indifferenziato.
Non va pertanto sottovalutata l’importanza di adeguare l’elenco degli R.S.A.U al più presto.
Per meglio comprendere occorre evidenziare che i rifiuti urbani per assimilazione R.S.A.U., sono in primo luogo i rifiuti domestici, ossia i rifiuti provenienti da locali e luoghi adibiti a civile abitazione, mentre sono speciali in particolare quelli provenienti da attività economiche (rifiuti agricoli, industriali, artigianali, da commercio e servizi).
Sono rifiuti urbani anche i rifiuti non pericolosi provenienti da locali adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a) (ossia non provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso civile abitazione), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi dell’art. 198, comma 2, lett. g) (art. 184, comma 2, lett. b) del D.Lgs. n. 152/2006).

In base al richiamato art. 198, comma 2, lett. g):

i comuni concorrono a disciplinare la gestione dei rifiuti urbani con appositi regolamenti che stabiliscono in particolare l’assimilazione, per qualità e quantità, dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, secondo i criteri di cui all’art. 195, comma 2, lett. e); quest’ultimo, come modificato dal correttivo, a sua volta prevede che sono di competenza dello Stato la determinazione dei criteri qualitativi e quali-quantitativi per l’assimilazione, ai fini della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti speciali e dei rifiuti urbani, con la precisazione che però non sono assimilabili ai rifiuti urbani i rifiuti che si formano nelle aree produttive, compresi i magazzini di materie prime e di prodotti finiti, salvo i rifiuti prodotti negli uffici, nelle mense, negli spacci, nei bar e nei locali al servizio dei lavoratori o comunque aperti al pubblico ed allo stesso modo, non sono assimilabili agli urbani i rifiuti che si formano nelle strutture di vendita con superficie due volte superiore ai limiti di cui all’art. 4, comma 1, lettera d) del decreto legislativo n. 114 del 1998, ossia con superficie superiore a 450 m2 nei comuni con meno di 10.000 abitanti ed a 750 m2 negli altri comuni.
I previsti criteri statali di assimilazione debbono essere fissati con apposito decreto ministeriale, nelle more dell’emanazione del quale continuano ad applicarsi le disposizioni degli articoli 18, comma 2 lettera d) e 57, comma 1 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, che a loro volta prevedevano l’emanazione di un apposito D.M. (peraltro mai emanato) e nelle more, l’applicazione delle previgenti disposizioni in materia (art. 57).
A tutt’oggi, quindi, sono ancora quelli di cui al D.P.R. n. 915 del 1982 e relative norme di attuazione i criteri di assimilazione sulla base dei quali i comuni possono stabilire che, ai fini della raccolta e dello smaltimento (quindi obbligo di conferimento al servizio pubblico ed assoggettamento alla tariffa per la gestione dei rifiuti urbani di cui all’art. 238 del D.Lgs. 152/2006), determinati rifiuti non domestici di provenienza agricola, industriale, artigianale, commerciale e di servizi sono assimilati agli urbani, divenendo rifiuti urbani ad ogni effetto.

Per queste iniziative occorre lavorare in sinergia con gli uffici tecnici e tributari comunali, modificare la convenzione esistente tra Comune e SAP, pertanto durante la gestione commissariale che si è occupata prevalentemente dell’ordinaria amministrazione tutto si è arenato.

(P.S.: questa è materia di competenza comunale, il mio supporto, conoscendo la materia era volto ad agevolare e velocizzare tali migliorie mai approfondite con il giusto impegno in passato!)

LE INIZIATIVE SOPRACITATE SONO STATE CORREDATE DA STUDI DI FATTIBILITA’, ANALISI DEI COSTI, VERIFICHE PRESSO FORNITORI (IL SOTTOSCRITTO SI E’ RECATO PER TRE EDIZIONI ALLA FIERA INTERNAZIONALE ECOMONDO DI RIMINI PER INCONTRARE FORNITORI E TROVARE IDEE ED ESPERIENZE DA TRASFERIRE SUL NOSTRO TERRITORIO. (Mai richiesto alcun rimborso spese per trasferte!)

Riguardo all’attacco personale relativo all’immondizia non raccolta sulla via XXIV MAGGIO occorre precisare quanto segue:

SAP opera nel rispetto di una convenzione stipulata con il comune di Lonate Pozzolo.
La convenzione regolamenta le modalità della raccolta porta a porta, i giorni e la frequenza dei passaggi con la spazzatrice, i giorni e la frequenza dello svuotamento dei cestini e sostituzione del sacchetti, ecc. ma non prevede alcun incarico a SAP per la pulizia della via XXIV Maggio o altre vie periferiche!
L’amministrazione comunale annualmente stanzia un apposito fondo (nell’anno in corso ammonta a 20.000,00 Euro) per la raccolta e smaltimento degli abbandoni (eternit, ingombranti, ecc.) e questo avviene seguendo una procedura dettata direttamente a SAP dall’Ufficio Tecnico comunale che coinvolge anche il comando dei Vigili Urbani per i controlli di rito.
(i soldi a giugno 2018 erano già terminati…).
SAP ha a libro paga un operaio assunto per la raccolta rifiuti (costo circa 39.000,00 Euro lordi annui) che da parecchi anni è stato affidato alle direttive dell’Ufficio Tecnico di Lonate Pozzolo, in particolare del Geom. Viola Egidio, che ha il compito di gestirlo appunto per le operazioni di pulizia cestini del quadrilatero, pulizia fontana della chiesa, recupero rifiuti abbandonati. Se questa persona è di consuetudine impiegata per fare altro, e non svolge i compiti per cui è stato assunto, non è responsabilità di SAP!
Fino a pochi mesi fa il dipendente in questione usufruiva anche di un furgoncino di SAP per tali adempimenti. Ultimamente con la gestione Commissariale è stato acquistato un autocarro nuovo da parte del comune e dato appunto in uso a questo dipendente per le funzioni di cui sopra.
Sino a metà del 2017, c’erano risorse economiche che permettevano a SAP di dirottare del personale per la pulizia delle vie periferiche tra le quali Via XXIV Maggio e di fatti la sensazione di maggior e pulizia delle strade era evidente.
Poi SAP si è trovata nella condizione di avere meno entrate a disposizione, a causa della perdita dei fondi Regionali per la gestione delle case delocalizzate (che producevano un certo margine tra costi sopportati e ricavi percepiti ) e lo stesso dicasi per la gestione dell’acquedotto, (anche lì si aveva un discreto margine positivo tra la differenza di costi e ricavi,) che con la cessione alla società Alfa, sono venuti meno e così, anche quelle spese che prima si potevano affrontare senza ulteriori stanziamenti comunali (affidamento incarico di pulizia a NaturCoop per abbandoni di Via XXIV MAGGIO e altre zone critiche quali Stabilplastic ecc. ), non si sono più potute sostenere.

Concludendo, le accuse pubbliche mosse nei confronti si SAP ed in particolare al sottoscritto durante un consiglio Comunale dal Consigliere Sig. Modesto Verderio, dove affermò che “nel triennio SAP non ha fatto nulla!!!”, sono generiche, infondate ed offensive.
I fatti e le carte dimostrano tutt’altro.

In ogni caso, da oltre due mesi il sottoscritto non ricopre più l’incarico di Vicepresidente/Amministratore Delegato di SAP ma, come da foto allegata, la condizione della Via XXIV Maggio è rimasta immutata!

Disponibile per ogni chiarimento e confronto, saluto e ringrazio per l’attenzione.

Lonate Pozzolo il 13 settembre 2018

Rossetti Dr. Giovanni

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 18 Settembre 2018
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