Sui sentieri del Campo dei Fiori si assegna lo “scudetto” del trail
Sabato 22 terza edizione della gara in montagna, valida quest'anno per il titolo italiano. Partenza e arrivo da Gavirate. E c'è il progetto di un tracciato permanente
C’è uno scudetto in palio in alcuni dei luoghi simbolo della provincia di Varese. È quello del trail running, la corsa in montagna su lunga distanza, che verrà messo in palio il prossimo sabato 22 settembre nel corso dell’Eolo Campo dei Fiori Trail, gara che ha partenza e arrivo sul lungolago di Gavirate ma che si snoda sul massiccio della montagna che sovrasta la Città Giardino.
Il Campo dei Fiori Trail è appena alla sua terza edizione ma ha già ricevuto dalla FIDAL (la federazione che governa l’atletica leggera) l’incoronazione a prova unica di Campionato Italiano. Per questo, sulla distanza dei 65 chilometri, saranno al via molti dei principali specialisti nazionali, con i varesini Andrea Macchi e Stefano Rinaldi tra i principali favoriti per il titolo. L’importanza agonistica della gara è solo uno degli aspetti che rendono il trail del Campo dei Fiori una manifestazione da tenere d’occhio.
La gara, organizzata dall’associazione “100% Anima Trail”, ha infatti diversi risvolti interessanti a partire dalla valenza turistica: saranno oltre mille, infatti, gli atleti al via sulle diverse distanze, e la gran parte dei partecipanti (oltre i 2/3) proviene da fuori provincia. Un elemento che ha trovato sponda immediata nella Camera di Commercio e nella Varese Sport Commission, non a caso sede della presentazione dell’appuntamento sportivo (presente il dg Mauro Temperelli), alla quale hanno preso parte tutti gli enti coinvolti.
Il trail del Campo dei Fiori sarà suddiviso in diversi percorsi: il titolo italiano, come detto, sarà assegnato sui 65 chilometri ma gli atleti si confronteranno anche sui 45 e sui 25 chilometri a livello competitivo, mentre il tracciato da 11 è amatoriale e si aggiunge al “minitrail” dedicato ai bambini, con oltre 300 partecipanti. Per permettere però di percorrere una distanza come quella principale, il trail toccherà il territorio di una lunga serie di comuni che si “arrampicano” sulla montagna: Gavirate, Comerio, Brinzio, Varese, Barasso, Luvinate, Valganna, Bedero, Induno, Casciago, Arcisate, Cuasso al Monte e Bisuschio. E, a fare da trait d’union ci sarà l’ente Parco Campo dei Fiori presieduto da Giuseppe Barra.
Al di là dell’aspetto agonistico, ci teniamo a mettere ben in chiaro una cosa: il nostro trail è prima di tutto un omaggio all’ambiente che ci ospita – racconta Giorgio Triacca, presidente di 100% Anima Trail – Per questo motivo l’ecologia è in primo piano. Per la gara tracceremo il percorso con 1.500 strisce segnavia che saranno rimosse subito dopo il termine della prova. I concorrenti avranno il loro bicchiere, così ai ristori non saranno usati quelli di plastica, mentre tutti i loro involucri (barrette, gel e simili) saranno segnati con i numeri di pettorale. Ma vi assicuro che questo è un accorgimento in più: nessuno lascia le cartacce sul percorso».
Tracciato che – e questa è una gradita conseguenza del trail – potrebbe diventare permanente: sta infatti prendendo forma un progetto per rendere la segnatura fissa, grazie anche in questo caso alla copertura economica garantita da Eolo. In questo modo i sentieri del Campo dei Fiori diventerebbero una vera “palestra di trail”, sempre a disposizione degli appassionati, che siano atleti agonisti o semplici amatori.
Le gare scatteranno, come detto, dal lido di Gavirate e i primi a partire (alle ore 6) saranno proprio gli atleti impegnati sulla distanza dei 65, che vale anche il titolo italiano. La gara è comunque aperta anche agli stranieri, tanto che sono 12 le nazionalità registrate nelle iscrizioni: molti dei principali protagonisti hanno già gareggiato all’UltraTrail del Monte Bianco, qualcuno anche al Tor des Geant appena concluso. Tra le più attese anche Cecilia Flori, atleta italiana che vive in Nuova Zelanda e che punta forte al titolo femminile. Il trail del Campo dei Fiori impegnerà circa 300 volontari sul percorso, grazie al rapporto con diverse associazioni di appassionati del territorio, ha sponsor di primo piano tra cui Tigros e Vibram (la multinazionale con sede ad Albizzate “utilizza” proprio il Campo dei Fiori per realizzare alcuni video promozionali) e ha voluto dare anche un risvolto benefico alla prova: parte del ricavato infatti andrà alla no profit “Charity in the World” che si occupa di creare pozzi in zone dell’Africa con carenza idrica.
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