Area commerciale su via Pompei, il documento mancava ma la procedura è corretta
La Commissione Vigilanza e Controllo ha riesaminato tutta la procedura sull'intervento edilizio a Madonna in Campagna, approvato a febbraio. Mancava una carta, ma come anche in altri casi si è guardato più alla sostanza
![Madonna in Campagna generiche](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/01/madonna-in-campagna-generiche-653924.610x431.jpg)
Mancava un documento, ma la pratica edilizia comprendeva – in sostanza – i contenuti previsti dallo stesso documento ed è dunque completa. È la conclusione a cui è arrivata la Commissione Vigilanza e Controllo, riesaminando il piano di cui si parla è la nuova area commerciale di viale Milano angolo via Pompei, a Madonna in Campagna.
Il caso era stato sollevato a febbraio, durante la discussione sull’intervento edilizio, dal Pd. Già allora l’assessore Alessandro Petrone aveva spiegato che un documento denominato esplicitamente Piano Paesistico di Contesto non c’era, ma che i diversi elementi (che dovrebbero essere in quel documento) erano già presenti nella documentazione – relazioni, tavole – allegata alla richiesta edilizia.
La questione è finita appunto in Commissione Vigilanza e Controllo, che prevede la partecipazione di tutte le forze politiche e che si è riunita più volte, guidata da Sebastiano Nicosia (Città è Vita, minoranza). Il 26 giugno 2018 c’è stata l’audizione della dirigente architetto Marta Cundari, che ha richiamato le controdeduzioni della giunta e ha ribadito che l’insieme documenti risponde a quanto richiesto dal Piano Paesistico e che si è preferito “valorizzare il contenuto formale” anziché la definizione nominalistica. È stato anche fatto presente che la stessa procedura è stata adottata anche in due altri piani edilizi che stanno partendo, uno in Via Montello a Ronchi e uno in via dei Platani ad Arnate. Insomma: c’è una “uniformità di interpretazione” recente e quindi non è stata garantita una procedura facilitata per quel progetto . Inoltre è stato ribadito che il Piano Paesistico è previsto solo da Pgt – cioè dalla norma comunale – e non da fonti legislative superiori.
Dunque il caso finisce qui. Inevitabile comunque anche una dose di polemica politica. Il capogruppo della Lega Deligios ha parlato di «ennesimo granchio del Pd» a fronte di «dichiarazioni pesanti che in quest’aula ipotizzavano chissaché dietro al piano di via Pompei». Il consigliere Pd Pignataro ha invece difeso la richiesta dio approfondimento e ribadito che «la mancanza del documento» è reale, «ma che è emersa la uniformità con altri piani attuali».
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