Da Ave Ninchi a Masterchef, il rapporto tra cibo e schermo va in scena a Glocal
L'appuntamento è con GlocalCibo venerdì 9 alle 18 a Ville Ponti. Protagonisti due esperti assoluti: Anna Prandoni e Andrea W. Castellanza

(nella foto in alto: Ave Ninchi e Luigi Veronelli in “A tavola alle sette”)
Si parlerà di relazione tra cibo e schermo nell’incontro di GlocalCibo, la sezione dedicata a questo argomento di Festival Glocal.
L’appuntamento è venerdì 9 novembre alle 18 alla alla sala Bertini, in villa Andrea delle ville Ponti; a parlarne una coppia di esperti che da tempo tratta di questi argomenti in eventi speciali, sui sociale e dovunque ci sia uno spazio di riflessione, come il loro “Tavola Spigolosa”, talk show in diretta facebook: Anna Prandoni e Andrea W. Castellanza.
Anna Prandoni, giornalista e scrittrice, si occupa da oltre quindici anni di enogastronomia, con particolare attenzione alla storia dell’alimentazione e alla sua influenza sulla cultura e sulla società italiane. Da aprile 2016 è Advisory board member dell’Accademia del panino italiano e Direttore responsabile di Il panino italiano, testata giornalistica registrata. Dal 2015 è responsabile dei corsi gourmet per Accademia Gualtiero Marchesi. Dal 2014 è Ambassador del progetto WE – women for Expo. Molto attiva nell’ambito digitale, è direttore creativo di unaricettalgiorno, di Milanosecrets, di Pendolaresimo e del progetto di community gathering Potluck e insegna come utilizzare i social media nel settore cibo. E’ stata speaker al TedXArezzo e ha partecipato come relatore alla Social Media Week Milano 2015 e come organizzatore di diversi panel alla Social Media Week Milano 2016.

Andrea Castellanza, direttore creativo, regista e sceneggiatore, libero docente (Università Cattolica, ilSole24ore Business School, Università di Milano Bicocca, Istituti Olga Fiorini, Domus Academy, Promos), si occupa di comunicazione aziendale, culturale, visual dreaming e informazione (in ambito audiovisivo, artistico, giornalistico ed enogastronomico). È stato direttore dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni, Presidente della Film Commission della Provincia di Varese e autore di pubblicazioni e testi sul cinema e la televisione, la comunicazione aziendale, la cultura del cibo. È direttore creativo di Tavolaspigolosa.com.
GRANDE E PICCOLO SCHERMO E CIBO: OLTRE MASTERCHEF, UN ARGOMENTO OGGETTO DI APPROFONDIMENTO
Il tema che verrà presentato a Glocal riprende alcune lezioni e collaborazioni dei due relatori in alcuni ambiti formativi, come la Business School del Sole24 ore o i master di Luxury Design della Domus Academy: abbiamo provato a chiedere qualche informazione in più.
«Molti aspetti dell’informazione, della cultura e del dibattito sul cibo sono passati negli anni attraverso il cinema e soprattutto la Tv – spiega Andrea W.Castellanza – Sarebbe bello parlarne e mostrare qualcosa in più su questo aspetto, dal cinema italiano della fame e della povertà del neorealismo al cibo catodico della prima RAI dominata da Soldati e dai suoi memorabili viaggi sul Po alla ricerca della cucina e del cibo sano».
Il cinema spesso, e anche in questo caso, diventa informazione, nasce e sviluppa la coscienza ambientale: «Alcuni modelli statunitensi portano ad un cinema contemporaneo dove il documentario e la fiction possono anche diventare veicoli di informazione e inchiesta alimentare, come Fast Food nations” e “Super size me” per esempio)».
La televisione segue invece parametri più commerciali: «A questo proposito è bello vedere attraverso alcuni spezzoni come la cucina ed il cibo si sono geneticamente trasformati nella programmazione TV, dall’Italia del boom con Carosello ad di Ave Ninchi, matrona finalmente alle prese con materie prime abbondanti negli anni ‘70, fino alla tempesta del cibo-pubblicità delle televisioni commerciali, con immagini che proporremo, oggi esilaranti, ma al tempo popolarissime, di Wilma de Angelis che cucina negli anni ‘80 le penne alla panna e salmone in un tripudio berlusconiano di citazioni pubblicitarie». E Masterchef? «Se c’è tempo parliamo anche di quello e della fenomenologia dell’Italia nel piatto del nuovo millennio»
Tutto questo naturalmente visto e commentato dai due punti di vista: giornalistico, quello di Anna Prandoni, e cinetelevisivo, quello di Andrea Castellanza. «Buone opinioni su cattivi programmi e perfidi commenti su bei film e viceversa».
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