Blocco delle auto diesel: poche sanzioni, moltissime domande

Il bilancio della prima settimana delle nuove norme sul blocco dei “veicoli inquinanti” in Regione Lombardia, che tocca anche la città di Varese (intero territorio comunale) e tutti i Comuni varesotti della “fascia 1”

inquinamento

Molta richiesta di informazioni, poche sanzioni.

È il bilancio della prima settimana delle nuove norme sul blocco dei “veicoli inquinanti” in Regione Lombardia, che tocca anche la città di Varese (intero territorio comunale) e tutti i Comuni varesotti della “fascia 1”, quella che fa parte dell’area metropolitana di Milano, vale a dire la zona del Gallaratese, del Bustese e del Saronnese

I Comuni della “fascia 1” coinvolti sono Busto Arsizio, Gallarate, Saronno, Castellanza, Cassano Magnago, Caronno Pertusella, Samarate, Gerenzano, Uboldo, oltre a Varese inserito tra i grandi Comuni della “fascia 2”. A Varese sono escluse dalle misure alcune importamnti strade: SP 1 Lungolago, SP 17 (Via General Cantore), SP 341 (Gasparotto) fino a raccordo SS 707, SS 707 raccordo A8 – fino a svincolo Via Gasparotto, SP 233 Varesina – fino a largo Gajard (capolinea E Carrefour), SS 712 Tangenziale di Varese, SS 342 fino a rotatoria Viale Belforte e innesto SS 712, SS 344 fino a rotatoria Vanetti/SS 712, SS 233 Varesina fino a rotatoria SS712 inizio Viale Valganna, SS 394 fino a rotatoria Grilli (Esselunga Masnago) e SP 62 Rasa fino a Motta Rossa (inizio centro abitato).

Difficile dire esattamente quante siano le famiglie varesine e varesotte interessate dal blocco dei veicoli più datati. Secondo i calcoli dell’ACI si tratta di un milione circa di famiglie a livello regionale: 971.545 auto in tutta la Lombardia, tra possessori di auto a benzina Euro 0 ed Euro 1 e proprietari di vecchi Diesel fino a Euro 3.

Le nuove norme hanno ovviamente richiesto una particolare attenzione ai vari comandi di Polizia Locale, impegnati sul fronte dell’informazione ai cittadini più che alla repressione.

«Il nostro lavoro è stato soprattutto informativo:  abbiamo effettuato i controlli in strada ovviamente nei primi giorni, senza però riscontrare particolari problemi» spiega Matteo Ferrario, comandante della Polizia Locale di Varese. «Di sicuro però abbiamo gestito migliaia di telefonate che richiedevano informazioni. La domanda principale riguardava, ovviamente, gli euro 3, specialmente da parte di persone che venivano a Varese a lavorare. Ci hanno anche chiesto deroghe, ma ovviamente non abbiamo la  possibilità di emetterle, se non per i veicoli già previsti dalla normativa regionale»

A Gallarate, ad esempio, non sono state fatte multe. Una scelta precisa: «Abbiamo preferito nella prima settimana e in questa settimana fare informazione sulle strade, sempre partendo dal concetto che ci preme la prevenzione e non la repressione» spiega l’assessore Francesca Caruso. «E capendo che non tutti sono informati in tempo reale: per questo la Polizia Locale ha preferito fermare gli automobilisti e spiegare la nuova norma. Tra una settimana inizieremo a sanzionare, quando tutti ragionevolmente saranno a quel punto informati delle norme».

Stesso approccio anche nella vicina Samarate, spiega il comandante della Polizia Locale Edoardo Angotti, che ragiona in particolare su un aspetto: «La comunicazione della norma (regionale, ndr) non è stata chiarissima: l’elemento che andava maggiormente comunicato era infatti che il divieto degli Euro3, già previsto, è stato allargato quest’anno a un numero di Comuni molto più ampio». E anche qui, come a Varese, gli agenti della Locale al centralino hanno gestito «una marea di telefonate» da parte di chi cercava informazioni specifiche.

A Busto Arsizio il centralino della Polizia Locale è stato inondato da centinaia di telefonate di cittadini per avere informazioni sul provvedimento. Dal punto di vista sanzionatorio si attende che vengano installati i cartelli aggiornati prima di iniziare a dare seguito con maggiore intensità alle contravvenzioni. Il comandante Vegetti consiglia, nel frattempo, di leggere l’avviso pubblicato sul sito del Comune e che trovate qui (Provvedimenti_regionali_per_il_miglioramento_della_qualita_dellaria_-_comunicato_stampa_2) «L’unica certezza, per il momento, è che i veicoli euro 3 sono ancora moltissimi anche a Busto Arsizio – spiega il comandante Claudio Vegetti – il nostro consiglio, se non si vuole acquistare un’auto nuova, è quello di verificare se si rientra in qualche deroga prevista dalla normativa e, in quel caso, verificare che marmitta catalitica o filtro antiparticolato non siano troppo vecchi e inefficaci, oppure scegliere il trasporto pubblico locale dove è possibile e il car sharing».

 

Da lunedì le misure contro l’inquinamento: scatta il blocco anche per gli Euro 3

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Pubblicato il 08 Ottobre 2018
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  1. Avatar
    Scritto da Alexandru Simion

    Andare al lavoro con i mezzi ci sta… Però la gente che lavora con un furgone / camion come fa? Carichiamo la roba sul pullman? E poi chiediamo al autista di fermarsi davanti al ristorante che dobbiamo consegnare la roba in cantina?

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