Furti in case e aziende per finanziare il traffico di droga, 10 in manette
Operazione della Procura di Busto Arsizio e dei Carabinieri che hanno sgominato un gruppo di malviventi della zona dell'Alto Milanese
Un gruppo criminale composto in gran parte da albanesi è stato sgominato questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio a conclusione di una indagine partita da un furto di tessuti all’interno di un’azienda di Cuggiono, risalente al 2015, e proseguita nella ricostruzione di una serie lunghissima di furti di gasolio nelle ditte di autotrasporti della zona ma anche dalle auto in sosta sulla pubblica via. Un bisogno di gasolio che verrà poi giustificato dall’attività frenetica messa in atto per l’acquisto di stupefacenti con frequenti viaggi in Europa.
L’operazione si è svolta all’alba di oggi, martedì, e ha visto l’impiego di decine di uomini dell’Arma e del nucleo elicotteristico per eseguire 10 ordinanze di custodia cautelare (9 in carcere e una con obbligo di dimora) nei confronti di altrettanti soggetti, tutti di età comprese tra i 25 e i 40 anni, molto attivi nell’area dell’Altomilanese. Gran parte di loro, infatti, era domiciliato tra Parabiago, Cerro Maggiore, San Vittore Olona, Saronno e Legnano. Sono accusati di furti in ditte, abitazioni e spaccio di sostanze stupefacenti.
Venticinque i furti ricostruiti dal sostituto procuratore Nadia Alessandra Calcaterra, titolare dell’indagine, eseguiti ai danni di aziende di trasporti, un’azienda di tessuti e alcune abitazioni tra Altomilanese e Saronnese; tre invece i sequestri di sostanze stupefacente (3 kg di marijuana a Como, decine di dosi di cocaina a Saronno e un etto di hashish).
L’operazione è stata presentata questa mattina in Procura a Busto Arsizio alla presenza del procuratore capo Gianluigi Fontana, del comandante provinciale dei Carabinieri Claudio Cappello.
L’organizzazione, che conferma la presenza massiccia della criminalità albanese nei comuni della cintura di Legnano, è stata seguita passo dopo passo nelle sue azioni. I militari hanno ricostruito, ad esempio, i tre furti eseguiti in poco tempo da un membro della banda in casa della sua anziana vicina di casa dalla quale ha sottratto a più riprese monili e monete da collezione. I soldi ricavati dalla ricettazione venivano impiegati per l’acquisto dello stupefacente che poi vendevano al dettaglio.
La banda aveva contatti con il nord Europa, Germania e Olanda in particolare, e con Spagna e Albania, dove acquistava stupefacenti da altri gruppi di albanesi.
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Saranno gli stessi che, nell’ultimo periodo, hanno svaligiato alcune case anche in zona Gallarate? I derubati come possono saperlo e magari, chiedere alla polizia di Busto se è stata ritrovata la refurtiva? (Dato che la denuncia è stata fatta alle forze dell’ordine di Gallarate..)