“La casa in piazza, un luogo che dà fiducia ai consumatori”
Intervista con Emanuele Cadei dell'agenzia Remax di Varese, Viggiù e Arcisate. Che racconta anche il suo rapporto con il confine svizzero
L’agenzia Remax di Emanuele Cadei è una delle più importanti d’Italia: inserita nel G25 di Remax, cioè le migliori 25 agenzie d’Italia, ha tre sedi- a Varese, Viggiù e Arcisate – e impiega, tra personale d’amministrazione e commerciale, 30 persone. Un traguardo notevole per il titolare della centro Immobiliare srl, che fa parte anche del consiglio di Fimaa Varese. Graziella professionalità, ma forse anche grazie alla felice scelta del mercato da seguire, quello che da Varese va verso il confine svizzero. Naturalmente, sarà presente tra gli stand di La Casa InPiazza, di cui fa parte fin dalla prima edizione.
Qual è lo stato del mercato immobiliare, tra Varese e la Valceresio?
«Bisogna innanzitutto sottolineare che la città di Varese e la zona di confine sono due mercati molto diversi. Quello della zona di confine è un mercato che non ha mai avuto grosse problematiche in ordine al numero delle compravendite: la zona di confine è legata all’andamento economico della Svizzera, e il mercato del lavoro svizzero è sempre attrattivo. Di più: nei momenti della crisi è diventato ancora piu attrattivo, con il risultato di portare un maggior numero di persone vicino al confine. Il risultato è che il mercato li non si è mai fermato e i prezzi in quella zona sono piu alti rispetto ad altre zone periferiche rispetto alla città».
Vista la vostra passata presenza, e il fatto che vi partecipate fin dalla prima edizione, come vedete La casa in piazza?
«La Casa in Piazza è organizzata in un luogo istituzionale che fin dall’origine era fatto per ridare fiducia ai consumatori, in un momento particolare come quello della crisi. Si trattava di un momento in cui c’era davvero un blocco del mercato, e la gente era timorosa di acquistare casa. Per abbassare il grado di tensione hanno creato questa formula, così da riavvicinare il consumatore in un luogo che rappresentasse una garanzia. Credo che questo sia stato molto importante per quel momento storico, tant’è vero che ha subito riscontrato l’apprezzamento degli operatori. C’è qualcosa di attenuato però ora in quest’impegno: non per una diminuzione di attenzione, ma perché rappresenta un impegno molto forte per le agenzie piccolissime, che faticano a procedere a una cosi importante organizzazione ogni anno».
Cosa vi aspettate da questa edizione?
«E’ già bella la parte di preparazione: perché non si vede l’ora di incontrare agenti e colleghi, che non si incontrano durante l’anno se non in questa occasione: è una bel momento per scambiarsi opinioni tra colleghi.
Poi ci aspettiamo, naturalmente, che il pubblico venga numeroso all’evento. Non ci aspettiamo che vengano lì per comprare una casa: ma basta, ed è anzi molto importante che le persone si avvicinino, e possano approfondire l’argomento, o scoprire se per loro è il momento migliore per acquistare o vendere, con la presenza di esperti e di garanti, come i notai. Poi se ci sono delle condizioni per vendita e acquisto ne saremo felici. Ma ci piace continuare sul solco iniziale: dare fiducia al consumatore».
Un ricordo curioso della manifestazione?
«La cosa piu bella è stata incontrare gli altri operatori immobiliari: non è cosi scontato, e spesso, vedendosi da lontano, ci formavamo reciprocamente un’opinione sbagliata. E’ capitato a me di incontrare durante la manifestazione uno di noi che credevo fosse antipatico. Tra un caffè e l’altro ho scoperto che le cose non stavano affatto così: ora è uno dei colleghi che apprezzo di più, per fare quattro chiacchiere sul nostro mercato»
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