La città e la bicicletta, un convegno per immaginare il futuro della mobilità
Sabato 20 ottobre 2018 la Fiab, con la sua sezione locale Gallarate Pedala, promuove una tavola rotonda a partire dalla nuova Legge sulla mobilità ciclistica
La città e la bicicletta, un binomio per il futuro. È il tema del convegno promosso sabato 20 ottobre al Maga dalla Fiab, insieme a Legambiente e Ordine degli Architetti.
In occasione della nascita della nascita di FIAB “Gallarate Pedala” sezione di FIAB “Varese Ciclocittà”, viene proposto un convegno pubblico per illustrare ed evidenziare le ricadute positive territoriali in termini ambientali e paesaggistici alla luce del piano strategico per la mobilità del Paese previsto dalla recente “Legge Quadro sulla mobilità ciclistica”, approvata a dicembre 2017 ed entrata in vigore a febbraio di quest’anno.
“Se pianifichi le città per le auto e il traffico, avrai auto e traffico. Se le pianifichi per le persone e i luoghi d’incontro, avrai persone e luoghi d’incontro”: la frase di Fred Kent è presa come punto di riferimento. “Sempre più professionisti, amministratori, associazioni e movimenti nel mondo – spiegano i promotori – si interrogano su quale debba essere il ruolo della strada nelle città di domani, luogo che costituisce l’80% dello spazio aperto accessibile, luogo delle attività e delle relazioni sociali. Pensare alla strada non solo come asse di scorrimento del traffico veicolare quanto come spazio di relazione tra una pluralità di utenti e di funzioni consente di (ri)progettare lo spazio pubblico mettendo al centro le persone, la qualità urbana, la vivibilità, l’accessibilità”.
“Ciò potrebbe riverberare effetti positivi in una città come Gallarate a forte conurbazione, da sempre caratterizzata da commistione di flussi veicolari urbani e traffico pesante derivante dalla vicinanza all’Aeroporto Internazionale di Malpensa. Obiettivo è presentare e discutere tali misure promosse per la creazione di un sistema di trasporti urbano integrato, sicuro e sostenibile, e favorirne l’utilizzo da parte dei protagonisti, siano essi amministratori pubblici, imprese, associazioni e cittadini; il tutto volto soprattutto ad esaltare le buone pratiche messe in atto in altre realtà Italiane con al centro le buone politiche a sostegno dell’utilizzo della bicicletta nei contesti urbani”.
I promotori sottolineano anche che il convegno rappresenta una nuova occasione di confronto, per Gallarate, che si aggiunge alla campagna “Usalabiciclettainsicurezza” promossa dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Ivan Basso, arrivata al secondo anno di iniziative. Mentre il tema rientra anche nello studio della revisione del Piano di Governo del Territorio, attualmente allo studio.
PROGRAMMA
h. 10:00 Saluti istituzionali enti promotori
Piano regionale della mobilità ciclistica e ciclovie nazionali: attuazione e prospettive
Monica Bottino, Direzione Generale Infrastrutture Trasporti e Mobilità sostenibile Regione Lombardia
L’A Bi Ci, Rapporto Legambici sull’economia della bicicletta in Italia 2018
I vantaggi diretti e indiretti dell’economia prodotta dalla ciclabilità
Federico Del Prete, Legambiente
La ciclabilità extraurbana
arch.Valerio Montieri, comitato scientifico FIAB
Pianificazione della mobilità ciclistica urbana, moderazione del traffico e riqualificazione degli spazi pubblici
arch.Matteo Dondé, comitato scientifico Salvaiciclisti
h. 13:00 Dibattito e chiusura
Presenta e modera: Piercarlo Bertolotti, Coordinatore Regionale Lombardia FIAB
Museo MA*GA Sala degli Arazzi
Ingresso gratuito
A cura di: Fiab Gallarate, Legambiente, Ordine Architetti Varese
A dicembre 2017 è stata votata in Parlamento la 1° Legge Quadro sulla mobilità ciclistica, pubblicata in gazzetta ufficiale come Legge 2/2018. La legge è stata promossa e supportata tecnicamente da FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta), l’associazione nazionale di riferimento per la ciclabilità urbana e ricreativa.
“La legge ha l’obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta sia come mezzo di trasporto quotidiano sia per le attività turistiche e ricreative, al fine di migliorare l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana, tutelare il patrimonio naturale e ambientale e ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo. Punta a accrescere e sviluppare l’attività turistica, in coerenza con il Piano Strategico del turismo, con il Piano straordinario della mobilità turistica e con la legge per la promozione delle ferrovie turistiche.”
Dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che definisce il Piano generale della mobilità ciclistica, a cascata si dotano di proprio piano le Regioni e i Comuni, i quali adottano i Biciplan nei propri PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile).
I piani riguardano, alle varie scale, la rete ciclabile extraurbana, quella urbana e quella turistica, curando gli interscambi modali, le aree di sosta, i servizi per i ciclisti, le azioni di comunicazione e formazione per migliorare la sicurezza di ciclisti e pedoni.
Fondi europei e nazionali sono stati assegnati per la realizzazione dei piani e delle misure da essi previste.
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