Pullman verso l’università: molti rimangono a terra
La denuncia di due ricercatori riapre la questione dei collegamenti con Bizzozero. La zona è servita da due linee ma non bastano. Il Comune chiede il potenziamento
«La situazione di oggi alle ore 8.35 alla fermata della linea C presso la libreria Mondadori.
Erano presenti così tante persone che non si poteva nemmeno sostare sul marciapiede, inutile dire che i due autobus non sono riusciti a contenere tutti. Io ed il mio collega abbiamo desistito andando a prendere la linea E.
In ogni caso facendo due conti sommari presumibilmente la capienza degli autobus era ampiamente superata, creando questioni di sicurezza e, in caso di incidente, credo anche di assicurazione».
Collegamenti per e da il campo universitario di Bizzozero sotto accusa. A parlare sono due ricercatori, alle prese con una mobilità difficoltosa per raggiungere il proprio laboratorio.
Così, dopo aver riflettuto sui problemi del trasporto, hanno inviato una lettera alla direzione del consorzio che gestisce il trasporto urbano e, per conoscenza, anche alla “mobilità manager” accademica.
«L’Università dell’Insubria – fanno sapere dal CTPI – è servita da due linee , la E e la C che effettuano due tragitti diversi. Entrambe hanno corse frequenti, perchè servono due zone densamente abitate, e mezzi lunghi da 12 e anche 18 metri. Oltre agli orari abituali ( con attese tra i 10 e i 20 minuti a seconda della giornata) ci sono corse supplementari proprio per gli studenti universitari e altre per i ragazzi che frequentano l’Agenzia formativa. Ci sono orari dove si registrano grandi affollamenti che obbligano gli autisti a saltare alcune fermate lungo il tragitto perché è già stata raggiunta la capienza limite».
Il problema è già stato sottoposto dall’ateneo al Comune di Varese che, dopo incontri con la “mobilità manager” ha condiviso l’idea di un potenziamento delle linee: «Nell’ambito del nuovo piano di bacino abbiamo chiesto all’Agenzia del Trasporto pubblico l’aumento della frequenza a servizio dell’università» spiega l’assessore Andrea Civati che ha già incassato una prima approvazione nell’agosto scorso.
Il tema, quindi, è aperto e le soluzioni sul tavolo. Per vedere i risultati, però, occorrerà attendere l’approvazione del nuovo piano del trasporto da parte dell’Agenzia che opera sui territori di Varese, Como e Lecco. Probabilmente non prima della prossima estate.
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