Social media e cyberbullismo: lezione alla Don Rimoldi
Lezione di sicurezza digitale e nazionale agli alunni di seconda. Protagonisti anche due cani addestrati a cercar esplosivi

La disperazione di Carolina, il pedofilo che si insinua nelle chat, la diffusione di immagini personali. Sono tanti, troppi i pericoli e le insidie che si annidano nella rete. Un mondo, quello di internet, che accorcia a tal punto le distanza da diventare un pericolo.
Da anni, le scuole si impegnano a fare formazione e informazione tra gli studenti, soprattutto tra gli adolescenti che spesso iniziano a usare lo smartphone.
Questa mattina, martedì 16 ottobre, alle scuola secondaria di primo grado Don Rimordi di Varese, esperti dell’associazione onlus Forum Security, che ha sede a Volandia, hanno incontrato i ragazzini delle due classi seconde.
Insieme hanno affrontato i diversi problemi legati a internet, partendo dalla differenza tra bullismo e cyberbullismo. Si sono confrontati sui social e sull’uso consapevole affrontando anche le criticità dopo aver visto brevi storie drammatiche di chi si è fidato troppo o non si è saputo difendere.
Ad affiancare le formatrici della onlus, due poliziotti di stanza a Malpensa addetti, insieme ai loro cani labrador, a intercettare armi o esplosivi per garantire la sicurezza dei cittadini. I due agenti hanno spiegato i loro compiti e la delicatezza oltre che importanza di una missione diventata quanto mai necessaria oggi.
Alla fine del confronto, i ragazzi hanno assistito a una dimostrazione delle abilità dei due cani poliziotto alle prese con esplosivi nascosti nei bagagli.
Soddisfatta dell’esperienza la dirigente del comprensivo Varese 1 Luisa Oprandi: «La scuola si pone nell’ottica di promuovere tutte le iniziative integrate sul territorio che possano valorizzare quanto definito a livello di competenze chiave europee e a livello di indicazioni nazionali sullo sviluppo delle competenze di cittadinanza e nello specifico di cittadinanza digitale. I ragazzi devono essere guidati a diventare consapevoli fruitori e attori nella gestione di quanto i social media e l’uso del digitale prevedono»
La lezione, proposta a livello sperimentale con la collaborazione dell’Ufficio scolastico, potrà diventare una formula da proporre ad altre scuole.
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