Socrem, un esempio di ecologia cimiteriale
Di Pier Fausto Vedani
![cremazione](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2014/03/cremazione-10635.610x431.jpg)
Le fiamme dell’inferno che ci possono attendere dopo avere varcato la frontiera dalla quale nessuno è mai tornato, sono quanto meno una sgradita prospettiva. E quando noi cristiani combiniamo qualche malestro che non rispetta le tavole della legge ecco che ci viene prospettato un soggiorno finale da evitare assolutamente.
È forse anche per un inconscio timore di quel focherello che non ho mai preso in considerazione l’ipotesi della cremazione. Un doppio flambé alla fine della vita mi è sempre sembrato eccessivo: anche se quello sulla terra è indolore, psicologicamente per alcuni può essere un freno.
Sono molti, 2700 per l’esattezza, i varesini iscritti alla So.Crem, su un totale quasi di 8000 in provincia. La società, regista accurata e sensibile dell’ultimo passo di nostri concittadini, venne fondata nel 1880, a 10 anni dalla Breccia di Porta Pia quando i laici erano in fase ascendente e noi tutti qui a Varese eravamo indicati come comaschi, dai quali ci saremmo staccati nel 1927 con l’istituzione della nostra provincia.
Como, fondata una ventina di secoli prima, era stata un solido riferimento di territori che collegavano il Lario al Verbano. Leggendo il numero di settembre del ”Nibbio”, pubblicazione molto curata e documentata della Società di Cremazione, mi sono ricordato di un dato che in qualche modo ho interpretato scaramanticamente e alla faccia del “rustin” che tanto mi tiene lontano appunto dalla cremazione: i centenari che hanno aderito sono una quantità notevole rispetto al numero dei soci e contano se non su un battaglione certamente su una compagnia di rappresentanti del presunto sesso debole. Sono infatti oltre quota 70 le nostre centenarie, molto meno numerosi gli uomini che hanno perso il duello per la longevità.
C’è da rilevare a proposito anche della serenità dell’ambiente So.Crem dove non ci si limita all’attività… funebre anzi non si perde d’occhio la vita con i suoi valori, cultura compresa. Ricordiamo allora che il 1 novembre ci sarà un concerto a Palazzo Estense a cura di So.Crem.
È anche doveroso sottolineare la civiltà della lettera aperta scritta dal presidente So.Crem al sindaco Galimberti sulla situazione difficile degli affollatissimi cimiteri che gravitano su Varese e sulle problematiche che tutto il settore cimiteriale del Paese deve affrontare. E che da noi è stato riportato all’attenzione da una concittadina grazie a una lettera scritta a Varesenews dopo una amara esperienza personale.
L’intero palazzo, non il solo sindaco dovrebbe cogliere l’occasione per scelte comuni, non partitiche in ordine a situazioni difficili per tutti, amministratori civici e semplici cittadini. Noi pensiamo che i miracoli non si possono fare, ma sarebbe un grande risultato arrivare a una pianificazione condivisa, che tuteli cioè l’intera comunità per qualche decennio.
In una città giardino da recuperare rispetto non a tempi lontanissimi ma all’altro ieri, ci stanno bene passi avanti anche per una ecologia cimiteriale, avendo cioè attenzione anche alla saggia collaborazione sociale e culturale degli abitanti.
La So.Crem è un esempio di questo fai da te della comunità. Insomma ci piacerebbe una politica più vicina e attenta alla gente come è accaduto in passato. Quando a tutti i migliori venivano aperte le porte dei palazzi e non si ricorreva alla presunta saggezza di analfabeti del sapere. Saliti al Nord, magari purtroppo anche dalla stessa Milano, per spiegarci come si fa.
E da quarta città d’Italia in alcune classifiche, oggi siamo già avanti lungo il viale del tramonto.
È fatale che accada se riaffiora un altro celodurismo. Quello del comprendonio.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
massimiliano_buzzi su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
Felice su Vivevano nel cantiere dell'albergo in cui lavoravano in nero. Attività sospesa a Varese
MACALONE su Tarip, ecco quanto si paga. A marzo la prima fattura "targata Coinger"
Alessandra Toni su Fino al 10 febbraio in 145 farmacie della provincia di Varese è possibile donare un farmaco a chi è in difficoltà
Doride Sandri su Fino al 10 febbraio in 145 farmacie della provincia di Varese è possibile donare un farmaco a chi è in difficoltà
Melchio su Dal confine con Gallarate al centro. Ecco i due grandi cantieri pronti a partire a Busto Arsizio
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.