A Comunità Giovanile si parla della questione del gender
L'appuntamento è per giovedì 22 Novembre dalle ore 21.15 con il consigliere regionale Cosentino, il parroco di Vanzaghello Don Armando Bosani e il medico Daniele Torri

Pochi giorni fa il Garante della privacy ha dato parere negativo sulla sostituzione dell’indicazione di “genitore 1” e “genitore 2” con “padre” e “madre” nei moduli per il rilascio della carta di identità elettronica per i figli minorenni.
Dice l’associaizone Comunità Giovanile e del movimento politico “ Orizzonte Ideale”: “Si tratta dell’ennesima truffa culturale che vuole farci sembrare anormale che chi nasce maschio è maschio, così come chi nasce femmina è femmina oltre al fatto che, al di là di certe trovate moderniste, saremo sempre figli di una mamma e di un papà. Cogliamo così l’occasione per soffermarci su questo tema delicato e scomodo con una conferenza presso i locali della Comunità Giovanile di Vicolo Carpi 5, nella serata di giovedì 22 Novembre dalle ore 21.15 per approfondire il tema del Gender, e dei modi subdoli in cui si sta insinuando della società”.
Tale argomento sarà affrontato sia dal punto di vista politico con il Consigliere Regionale Giacomo Cosentino, autore di una presa di una mozione consiliare a riguardo, con il parroco di Vanzaghello Don Armando Bosani dal punto di vista filosofico e sociologico ed infine con il Dr. Daniele Torri, medico bioeticista del comitato “Difendiamo i nostri figli”.
La serata sarà introdotta da Luca Folegani che sul tema tende a precisare che: «Con la massima tolleranza e rispetto nei confronti di tutti, prendiamo le distanze da chi vuole farci credere che il sesso biologico sarebbe solo una costruzione sociale e che si possa scegliere e variare a proprio piacimento. Inoltre la genitorialità di padre e madre è così per natura, e così per natura rappresenta un diritto cui il bambino non può sottrarsi e a cui i genitori devono attenersi e quindi, per motivi etici, ancor prima che ideologici, la famiglia naturale non può essere trasformata in un’associaizone volontaria. Abbiamo scelto di approfondire proprio questo tema poichè il gender sta andando ad imporsi sempre più sul modo di pensare e di educare».
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