Derubate le suore di via Bernardino Luini
È accaduto domenica scorsa, giornata di chiusura della mensa. I ladri hanno approfittato della cena per ripulire le stanze delle sorelle

C’erano i soldi della lotteria più altri fondi per le spese correnti. In tutto circa 6/ 7000 euro che sono spartiti nel giro di una mezz’oretta. Giusto il tempo di cenare.
Domenica sera, poco dopo le 19, ignoti si sono introdotti nel cortile delle suore di via Bernardino Luini a Varese e, mentre le sorelle stavano mangiando, sono saliti al piano delle camere per cercare la cassa con i proventi della vendita dei biglietti della lotteria la cui estrazione è in programma domenica ventura, 24 novembre: « Hanno forzato le porte delle stanze che erano chiuse a chiave e hanno buttato tutto all’aria – commenta dispiaciuta Madre Roberta – hanno rovistato ovunque, aprendo ogni busta. Chiaramente hanno messo sotto sopra la stanza della madre superiora che, effettivamente, conservava i 4000 euro della lotteria più oltre 2000 euro per le spese correnti, in una scatola».
In modo veloce e metodico, i ladri, dopo aver cercato in tutti gli angoli, se ne sono andati, superando il muro di cinta grazie a una scala che le stesse super avevano in giardino.
« Purtroppo è successo e ci dispiace molto anche perché le spese sono tante. Solo far girare i mezzi che abbiamo sono costi elevati. Ma confidiamo nella Provvidenza e in qualche modo faremo». Oltre al furto dei soldi, alle suore rimangono anche i costi dei danni provocati: « Dovremo chiamare un falegname per far risistemare tutte le porte forzate» commenta con amarezza Madre Roberta secondo la quale un precedente furto risale a circa 20/22 anni fa. Da allora non avevano mai avuto problemi.
Intanto per domenica prossima la festa è confermata: « Verrà anche il prevosto a benedire i nostri mezzi, compresi gli ultimi due che alcuni benefattori ci hanno permesso di acquistare. Avremo il coro e faremo l’estrazione dei premi. Tutto come da programma».
Domenica sera, le suore erano da sole nella loro casa: alla domenica la mensa dei poveri è chiusa. La casa, quindi, era vuota al momento della cena: nessun volontario e nessun indigente in coda. E chi si è intrufolato, probabilmente conosceva abitudini e anche il piccolo bottino raccolto per poter proseguire nelle opere di carità.
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Questo furto è particolarmente odioso perché colpisce in sostanza i poveri ma non capisco il motivo di tenere così tanto contante a disposizione quando lo si può versare a tutte le ore nello sportello Bancomat della propria banca. Anche per le compere è consigliabile usare le carte di credito o bancomat;i contanti in ogni caso dovrebbero essere ridotti al minimo indispensabile.