Giocare all’aria aperta fa bene, anche in inverno
Quando giocano fuori i bambini incontrano meno rischi di essere contagiati, assumono più vitamina "D", e hanno l'occasione di fare scoperte, imparare e vivere in maniera meno sedentaria.
![Generico 2018](https://www.varesenews.it/photogallery_new/images/2018/11/generico-2018-711112.610x431.jpg)
Giocare all’aria aperta fa bene ai bambini. Anche se è inverno, fuori freddo o manca il sole. A meno che il bimbo non sia malato, passare del tempo in giardino, nel parco o in cortile lo aiuta a mantenere lo stato di salute, e a crescere meglio.
IL FREDDO NON FA AMMALARE
Retaggi della nostra comune antica cultura popolare portano alcuni genitori a pensare, più o meno consapevolmente che il freddo fa ammalare. Ma non è così: in passato le abitazioni non erano riscaldate bene e l’abbigliamento spesso non era adeguato, ma oggi si può stare all’aria aperta anche quando fa molto freddo. Basta coprire i bambini in maniera adeguata, meglio se a strati, in maniera da adeguare facilmente l’abbigliamento alla temperatura.
MENO CONTAGI, PIÙ VITAMINA D
Negli ambienti caldi, chiusi e molto popolati come lo sono scuole e asili, virus e batteri proliferano. Inoltre affollamento e vicinanza facilitano il contagio. Al contrario in ambiente aperto la possibilità di trasmettere malattie si riduce considerevolmente. È vero che ci sono alcuni germi, come il virus dell’influenza, che al freddo stanno meglio, ma è bene ricordare che molti altri quando scendono le temperature fanno più fatica a moltiplicarsi.
La luce solare poi, anche se debole, è una grande alleata del benessere perché aiuta il corpo di grandi e piccini a fissare la vitamina D, importante sia nel metabolismo del calcio, sia nella prevenzione delle infezioni.
Altro vantaggio: i bambini che passano più tempo all’aria aperta necessariamente ne trascorrono meno davanti alla tv, si muovono di più e fanno meno spuntini. Risultato: passare più tempo fuori limita il rischio di sovrappeso e obesità.
APPRENDIMENTO
Stando all’aria aperta i bambini naturalmente imparano a muoversi, a coordinarsi ad essere consapevoli del proprio corpo, della propria forza e dello spazio che li circonda. Il concetto di spazio, come il susseguirsi delle stagioni, diventano realtà da apprendere e toccare con manoe sono basi fondamentali su cui si basa poi lo studio di alcune materie a scuola, come scienza, matematica, geografia. I bambini che stanno all’aria aperta hanno anche maggiori occasioni per osservare, descrivere e arricchire così il proprio vocabolario in un’esperienza dinamica e attiva che spesso condividono con altri bambini, anche di età diversa. Imparano quindi a rapportarsi con gli altri, a rispettare le regole e a risolvere i diverbi negoziando soluzioni condivise.
SE L’ARIA È INQUINATA
Anche se l’aria della città è inquinata, stare in casa non è una soluzione perché qui si accumulano sia gli inquinanti esterni che filtrano da porte e finestre, sia il proliferare “al caldo” di quelli interni. Piuttosto è bene scegliere un parco più lontano dal traffico o avventurarsi in una gita fuoriporta nel fine settimana.
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