Ippodromo, «Tenerlo aperto conviene a tutti»
“Le Bettole” rischiano di non avere corse nel periodo autunno-inverno. Borghi:«Sarebbe un danno per tutti»
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Giorni d’ansia per l’ippodromo “le Bettole” dove si attende la risposta del Ministero per poter finalmente programmare anche il periodo autunno-inverno. Nella mattinata di oggi – venerdì 9 novembre – i vertici del galoppo varesino, capitanati da Guido Borghi, hanno incontrato nella sala giunta del Comune di Varese il sindaco Davide Galimberti per fare il punto della situazione.
Il primo cittadino spiega: «Abbiamo voluto questo incontro per rendersi conto della situazione e la prospettiva dell’ippodromo. Le Bettole sono ancora oggi una delle più importanti strutture ippiche d’Italia. L’amministrazione è attenta al tema anche perché è un impianto comunale. Il nostro intento è che l’ippodromo resti un punto di ritrovo per la città e per il mondo dell’ippica anche nel periodo autunnale»
Guido Borghi, presidente della società Varesina Incremento Corse Cavalli, spiega: «Stiamo battagliando da mesi perché a Varese venga riconosciuta la giusta qualifica. Nella classificazione degli ippodromi, la nostra struttura è stato valutata “commerciale” in maniera erronea. La mancanza che ci attribuiscono è la larghezza della pista nelle diritture, ma c’è stato un errore di misurazione. Per le scommesse, il nostro impianto è a livello nazionale strategico. In una media degli ultimi tre anni, Varese ha un volume di affari di 200mila euro a giornata, significa produrre 64mila euro a giornata, che entrano al Ministero. Quando un ippodromo produce, non bisogna penalizzarlo».
«Abbiamo fatto tutto quanto necessario per ripartire – spiega Borghi –; sono arrivati i funzionari e devo dire che si stanno dando da fare, tanto che lunedì potrebbe arrivare la risposta. A monte c’è un problema enorme: devono essere dati dei soldi a chi ha lavorato e siamo indietro e senza corse sarà difficile. Le nostre sono richieste semplicissime: abbiamo chiesto di correre il sabato, in concomitanza solo con Siracusa, nel caso di risposta positiva, in 10-12 giorni sarebbe possibile correre. Vorrei ringraziare i consiglieri della società Varesina che sono presenti solo per passione».
In supporto dell’ippodromo, il rappresentante gli allenatori di Varese Milano, Marco Gonnelli: «Non correndo alle “Bettole” per noi sarebbe un danno inimmaginabile. Milano si ferma fino a marzo e significherebbe stoppare tutto il mondo ippico della Lombardia».
Si attende quindi con ansia il “sì” che sblocchi la situazione e possa finalmente riaprire le piste delle Bettole alle corse.
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Conviene a tutti chi ???