La scuola “in apprendistato”: il modo più efficace per imparare il lavoro
Sono oltre 100 i ragazzi che Enaip ha accompagnato al mondo del lavoro con questa opportunità introdotta dalla riforma. Il 15 dicembre verranno spiegate le potenzialità
La fine dell’anno è tempo di bilanci e di nuovi progetti. In questi giorni nelle sedi Enaip di Busto Arsizio e Varese sono in avvio le attività formative rivolte ai ragazzi che hanno iniziato i percorsi di apprendistato ex art. 43.
Gli Open day programmati nelle due sedi, il prossimo sarà il 15 dicembre, permetteranno di approfondire questo modo nuovo di fare scuola.
«Questa forma scolastica – dice Paolo Zuffinetti, coordinatore all’Enaip di Busto Arsizio – è forse la più grande innovazione che ha attraversato il mondo della scuola negli ultimi anni. Ricucendo quello strappo che negli anni si era sempre più approfondito tra la scuola ed il mondo del lavoro.
I percorsi formativi in apprendistato sono ancora poco conosciuti dalle famiglie e dagli “addetti ai lavori”, cioè gli orientatori delle scuole medie, mentre sono ormai un patrimonio diffuso e condiviso tra i Centri di formazione professionale e il mondo delle imprese.
In questi quattro anni, abbiamo accompagnato oltre cento ragazzi a conseguire un titolo di studio attraverso questo l’apprendistato, consentendo loro di terminare il percorso scolastico con un contratto di lavoro già in essere».
Un modello scolastico che vede la scuola, un centro di formazione professionale in questo caso, e un’azienda collaborare per costruire la professionalità e accompagnare ad una crescita culturale i ragazzi fino a portarli a conseguire una qualifica o un diploma tecnico. I ragazzi vengono assunti da un’azienda che si impegna a offrire loro un percorso di crescita professionale e tornano a scuola per sviluppare quelle competenze che non potrebbero conseguire in azienda.
Le attività formative dell’apprendistato su “costruite” su misura degli allievi e si svolgono per la maggior parte in piccoli gruppi classe, quattro cinque allievi, ed in parte in formazione individuale.
«La particolare cura, i piccoli gruppi e la formazione individuale – dice sempre Zuffinetti – consentono di rendere particolarmente produttive le giornate scolastiche consentendo agli allievi di raggiungere risultati pari o superiori ai loro “colleghi” che hanno frequentato il percorso classico di studio».
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