“Le elezioni per il 2019? Pensiamo meno alla coalizione e più a sostenere Alessandra Cariglino”

Luca Macchi, alfiere di Forza Italia nella cittadina, evita fughe in avanti ma richiama il ruolo del vicesindaco facente funzioni. E sui 'fuoriusciti' dice: "Troppa fretta di riposizionarsi"

giunta tarantino samarate

Meno strategie in vista del 2019, più attenzione a sostenere «il vicesindaco facente funzioni». Luca Macchi, alfiere di Forza Italia a Samarate, la tocca piano. E non è ironia: c’è una certa prudenza in vista delle elezioni 2019, ma anche la voglia di non allontanarsi troppo dalla realtà delle cose, dal lavoro nei mesi che ancora mancano. Perché un conto sono le manovre nei palazzi romani, un altro la concretezza di un paese, dove ancora conta la fascia tricolore del sindaco, la capacità di farsi conoscere e farsi trovare.

«Alessandra Cariglino sta lavorando bene» dice Macchi. Leonardo Tarantino ha lasciato a lei il compito di guidare la giunta (e il Comune, soprattutto) fino alla primavera 2019. Mossa nel segno della continuità, con diplomatica astuzia: era solo una conferma, ma potrebbe funzionare come sistema per confermare la coalizione tra Lega e Forza Italia, metterla al riparo dal rischio di rotture troppo frettolose.

Torniamo a Macchi: come vede la fase attuale? Forza Italia avrà un ruolo forte nel 2019? «Dentro a Forza Italia c’è gente che ha voglia di portare avanti un discorso dentro al centrodestra. Ma il centrodestra deve capire cosa vuole fare. Se serve, noi ci siamo. Forza Italia ha accettato le esigenze di questa maggioranza, comprendendo le condizioni particolari che si sono create anche rispetto alla giunta, le necessità di alcune persone. È anche vero che è giusto che si rispettino gli accordi. Oggi la Lega vuole continuare ad avere un rapporto, pur nella consapevolezza dei numeri attuali? Non l’abbiamo ancora discusso».

Intanto però Forza Italia ha subìto qualche scossone a livello samaratese… «A me interessa la politica sulla base di obbiettivi, di un progetto. Se c’è gente che non si sente più parte del progetto, capisco che si cambi strada. Forse c’è una certa fretta  nel riposizionarsi».

Si riferisce ad Albino Montani, «interessato» al progetto delle opposizioni che settimana scorsa hanno tenuto un’assemblea? O a Maurizio Garofalo che si è smarcato dagli azzurri restando in maggioranza? «Montani in cinque anni è stato vicesindaco, ha portato avanti le sue idee: può darsi non si senta più di rappresentato. Però non vestiamo i partiti da lista civica: non capisco perché le persone si debbano nascondere dietro il nome di lista civica perché il partito non va bene in un determinato momento».

Macchi fa un ragionamento ampio, senza chiudere alle varie ipotesi. «Io, come Forza Italia, spero di poter spendere bene il simbolo. Da Venco in poi abbiamo avuto un centrodestra unito, oggi lo abbiamo ancora e con un vicesindaco capace: dobbiamo lavorare insieme e con convinzione. Lo abbiamo visto anche con la variazione di bilancio in consiglio comunale, che fatto delle scelte vere: per noi è lo spostamento degli uffici era un passaggio importante, ritornare ad avere una sala civica è molto importante, perché mancano spazi di incontro a Samarate. Finalmente, con la possibilità data dall’uso dell’avanzo di bilancio, possiamo fare cose. Vedo tanti movimenti nel centrodestra, ecco io dico: pensiamo meno alla coalizione e più a sostenere il vicesindaco facente funzioni: Alessandra Cariglino è una persona che ha lavorato bene, tutta la maggioranza lo riconosce. Anche in consiglio comunale sta dimostrando capacità».

Forza Italia potrebbe chiedere il candidato sindaco? «Se la politica andasse al di là delle esigenze di partito, io sarei pronto a proporlo. Ma sappiamo bene quali sono i numeri di oggi, capisco ed è giusto che la Lega voglia e debba esprimere il candidato. Ma Forza Italia avrebbe comunque la capacità di esprimere un candidato di centrodestra».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 20 Novembre 2018
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