Matisse, il gatto della biblioteca di Busto è una star di facebook

Il gatto è un trovatello che è stato accudito dai dipendenti della biblioteca e vive nella zona chiusa al pubblico. Le sue avventure, però, sono molto apprezzate sui social

Lo puoi trovare sdraiato nella cesta dei libri da riposizionare sugli scaffali, oppure tra i piedi mentre qualche deipendente della biblioteca lavora nella zona a scaffale chiuso, lui è Matisse il gatto della biblioteca, ormai anche star dei social anche perchè il suo nome lo hanno scelto gli utenti della pagina facebook.

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Matisse, il gatto della biblioteca di Busto Arsizio 4 di 12

A Busto Arsizio non troviamo i classici “topi da biblioteca”. C’è, però, un micio. Arrivato per caso, come tutte le cose belle e inaspettate della vita, questo fagottino di pelo è stato rinvenuto nel cortile della Biblioteca Comunale “G.B. Roggia” una mattina della scorsa estate: piccolo, spaventato e con un occhio del tutto chiuso a causa di un’infezione.

Alcuni dipendenti hanno deciso di farsi carico della sua cura e, nel giro di poche ore, il piccolo è stato oggetto di una vera e propria gara di solidarietà: chi si è offerto di portarlo da un veterinario, chi di acquistargli il cibo, chi di dotarlo di trasportino e lettiera. Non è mancato neppure l’appoggio della dirigenza della biblioteca, né quello dell’amministrazione che ha acconsentito a che il gattino potesse restare nei locali comunali.

“A Busto abbiamo compreso da tempo che gli animali in un luogo pubblico possono contribuire al benessere dello staff, afferma Manuela Maffioli, assessore alla Cultura, perciò – fatta salva la verifica della ‘compatibilità’ della scelta con le persone, l’ambiente e l’esercizio del servizio – non abbiamo esitato ad acconsentire alla richiesta dei dipendenti. Questo rientra nel grande investimento generale che l’amministrazione sta facendo per rilanciare e rinnovare i servizi della biblioteca.”

Tramite un sondaggio sulla pagina Facebook della biblioteca, gli utenti hanno scelto un nome per il cucciolo, Matisse, e il micino è presto diventato la mascotte dell’istituzione: fotografato tra i libri durante i suoi placidi sonnellini o ritratto intento a curiosare tra gli scaffali del deposito, si è rapidamente trasformato nel beniamino di tutti.

All’interno dello staff, i vantaggi di condividere la cura di un animale si sono presto fatti sentire: si è creata tra i colleghi una complicità nuova, una volontà di collaborare alla cura del gatto che si è estesa anche all’ambito lavorativo. Si scherza di più, perché è facile trovare un argomento di cui parlare; ci si confronta e, così facendo, si scoprono aspetti nuovi delle persone con cui si lavora.

matisse gatto biblioteca busto arsizio

Matisse non vive nella parte di biblioteca aperta al pubblico, in modo da preservare la sua tranquillità e il suo benessere; il suo regno è la porzione dei locali “a scaffale chiuso”, un dedalo ricco di stimoli in cui il gatto può giocare, riposare, stare in compagnia delle persone che vi lavorano. Non sono mancate comunque apparizioni pubbliche della nostra mascotte, che è sempre reclamata a gran voce dagli utenti durante inaugurazioni o eventi particolari.

I bibliotecari si prendono cura di lui a turno: a seconda degli orari di lavoro, si occupano di dargli da mangiare o di fargli una carezza… Passare a salutare Matisse è un appuntamento che fa sorridere, allevia lo stress, dà la carica. E davvero lui sa fa farsi amare: con il suo carattere allegro compie un agguato da dietro uno scaffale, fa le fusa se lo accarezzi, ti osserva curioso mente lavori.

La domenica, quando la biblioteca è chiusa, il micio va a casa di uno dei dipendenti: con il suo trasportino, passa il weekend “fuori porta”, amato e vezzeggiato, per tornare poi il lunedì tra le pareti della sua dimora abituale.
Ora che è in biblioteca da qualche mese, si è completamente ristabilito: grazie alle cure amorevoli dei bibliotecari, il suo occhio è tornato sano e Matisse è stato vaccinato e sterilizzato. Insomma, è un gatto pasciuto e sereno; e la sua presenza riesce sempre a strappare un sorriso a tutti.

Le sue foto sulla pagina della biblioteca ricevono sempre molti commenti e apprezzamenti, perché anche i nostri utenti si sono affezionati alla “favola bella” del trovatello che è riuscito a conquistarsi un posto nel cuore dei bibliotecari.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Novembre 2018
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