Missione Romania: il punto sul progetto “Green school”
L'Istituto comprensivo Silvio Pellico in Romania come capofila del progetto Erasmus+ che coinvolge docenti e studenti di sei nazioni europee sui temi dell'energia e della sostenibilità ambientale
Dal 14 al 20 ottobre si è tenuto il secondo Transnational Meeting nel quadro del progetto Erasmus+ “Green Schools 2.0 for a sustainable future”.
Le delegazioni dei Paesi partecipanti (Italia, Polonia, Romania, Macedonia, Grecia e Portogallo) si sono ritrovate a Tarlisua, comune della Romania, distretto di Bistrita-Nasaud, nella storica regione della Transilvania.
Per l’Istituto comprensivo “Silvio Pellico” di Vedano Olona, capofila del progetto, hanno partecipato la dirigente scolastica Paola Tadiello, il vicepreside Antonio D’Addetta e le docenti coordinatrici di Erasmus+ Simonetta Ventura e Gloria Grimoldi.
I rappresentanti europei sono stati ricevuti dalle autorità rumene: il Presidente della Provincia e il Prefetto di Bistrita-Nasaud, che hanno riconosciuto l’importanza di questo progetto, confermando alle delegazioni scolastiche il valore dell’educazione nei percorsi di tutela e di salvaguardia del pianeta. Le autorità rumene si sono complimentate con le delegazioni straniere perché grazie ai docenti che sviluppano progetti concreti e compiti comuni si costruisce giorno dopo giorno un’Europa unita e collaborante sui temi principali.
Scopo del meeting è stato l’organizzazione delle attività da svolgere nel secondo e ultimo anno del progetto, l’analisi dei punti di forza e debolezza di quanto fatto finora e la presentazione dei lavori digitali realizzati dagli studenti europei per quanto riguarda l’energia e la sua sostenibilità.
«Nel corso della settimana il team europeo è stato accompagnato a visitare interessanti luoghi naturali – raccontano le insegnanti – come la miniera di sale di Turda, il lago di Colibita, la cui aria purissima ha una concentrazione di ozono pari al Monte Bianco, e la catena montuosa dei Carpazi. Degna di nota la visita nelle città di Cluj e Bistrita, ricche di storia, musei e monumenti».
Il team italiano ha ringraziato tutti per la calorosa accoglienza degli insegnanti e studenti rumeni e per la capacità di mostrare con orgoglio le tradizioni popolari e la storia del proprio Paese.
«Questi nostri progetti sono fondamentali per creare ponti tra popoli con tradizioni e linguaggi diversi – dice la Dirigente Paola Tadiello – soprattutto in un contesto politico e culturale che non crede in un’Europa unita. Saranno le scuole, speriamo, a ridare fiducia a percorsi europei e mondiali, in modo tale che ogni cittadino possa sentirsi, come è capitato ai docenti in Transilvania, cittadino d’Europa e del mondo. La sera dei saluti, infatti, tutti i docenti dei sei Paesi insieme si sono sentiti davvero Europa».
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